Alla vigilia delle commemorazioni del 25 Aprile, segnate nuovamente dalla polemica tra Anpi Roma e Brigata ebraica, adesivi che ricordano la «Jewish brigade group»...
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Sulla decisione della Brigata Ebraica, che non parteciperà al corteo romano ma terrà una sua iniziativa, è arrivato il plauso di Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme. «L'associazione di palestinesi nel corteo è una grave ingiustizia che impedisce agli ebrei di partecipare. Gli ebrei - sottolinea - hanno ragione a non partecipare in un corteo che dà adito a confusioni storiche». Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella invita a guardare «ai meriti storici incancellabili di chi ha restituito al nostro Paese la libertà e la dignità», un «percorso da rammentare, da custodire nella memoria e tramandare: significa rinverdire e conservare le origini della nostra democrazia», ha detto il Capo dello Stato.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti commenta: vedere che il 25 aprile «oggi sia un motivo di divisione è un dolore e una ferita per tutta la comunità. Per questo spero che le tensioni e le polemiche possano di nuovo sfociare in una ritrovata unità». L'Anpi dal canto suo si difende e contrattacca: «È in atto una vergognosa offensiva contro l'Anpi. Si salvaguardi l'unità del 25 aprile». E allora l'augurio è «che ognuno ci ripensi, sia che si tratti della Comunità ebraica, sia che si tratti del Partito Democratico, al quale vogliamo solo ricordare che non è il corteo ad essere divisivo». Ma la Comunità Ebraica di Roma replica: «Da parte nostra l'invito a partecipare alla manifestazione alla sede della Brigata Ebraica è rivolta a tutte le associazioni, organizzazioni e cittadini che vedono nella Resistenza un elemento fondante della nostra identità. Tutti coloro che vogliono celebrare il 25 aprile con rispetto alla storia sono i benvenuti».
E dalla Regione Lazio il Presidente Nicola Zingaretti assicura: «Noi saremo presenti come Regione Lazio a tutti gli eventi che si terranno a Roma per ricordare questa giornata, perché continuiamo a credere e a scommettere nel valore dell'unità».
A Milano invece manifestazione all'insegna dell'unità, perché «la resistenza deve unire, non dividere», ha sottolineato il presidente dell'Anpi milanese, Roberto Cenati. «Non è la prima volta che a Roma non si riesce a fare un 25 aprile unitario - ha ricordato -. Io invito a non stancarsi di cercare il dialogo».
Inoltre, sempre a Milano, quest'anno è stata vietata la manifestazione di estrema destra al "campo X" del cimitero maggiore, dove sono sepolti i caduti della Repubblica di Salò. «È un importante segno di discontinuità rispetto agli ultimi anni - commentano dall'associazione dei partigiani - in cui si è svolta proprio il 25 aprile una parata offensiva».
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Il Messaggero