Un po’ come a Roma, dove nell’ottobre scorso numerosi cinghiali sono stati visti in branco sulla Cassia e, due mesi dopo, pure a Trastevere: adesso questi pericolosi...
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La Guardia forestale ha avvistato diversi esemplari in varie zone del capoluogo siciliano: si tratterebbe di cinghiali fuggiti in branco da allevamenti abusivi della zona.
Il fenomeno non è una novità assoluta neanche per le strade palermitane: un mesetto fa un cinghiale era entrato nel giardino dell’Istituto comprensivo “Antonino Caponnetto”, quartiere Tommaso Natale, e dopo aver sfondato un porta a vetri è entrato dentro la scuola, per fortuna mentre non c’erano bambini ma, a conferma della pericolosità di quest’animale quando si ritiene attaccato, ha morso alla gamba un bidello e ha strappato i jeans a un altro, prima d’essere abbattuto da un tiratore scelto della Forestale.
Successivamente ungulati erano stati scorti a Montepellegrino.
Stavolta, quattro cinghiali sono stati segnalati allo Sperone – uno, addirittura all’interno di un residence –, un altro tra l’Addaura e Capo Gallo, ma gli avvistamenti sono continui: cosa che ha acceso l’attenzione della Guardia forestale palermitana, sùbito sulle tracce degli allevamenti abusivi.
E in queste ore, effettivamente, la Polizia municipale e le guardie forestali hanno scovato due allevamenti “fantasma” di cinghiali, proprio nelle due zone in cui questi animali sono stati visti nelle scorse ore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero