Cisgiordania, 16enne palestinese finge di chiedere informazioni per accoltellare soldato israeliano: ucciso

Gli si era avvicinato con la scusa di chiedere informazioni, poi, all'improvviso, ha estratto un coltello per ucciderlo: è successo nella città cisgiordana di...

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Gli si era avvicinato con la scusa di chiedere informazioni, poi, all'improvviso, ha estratto un coltello per ucciderlo: è successo nella città cisgiordana di Hebron, dove Issa Tarayra, un ragazzo palestinese di 16 anni, ha assalito un militare della Israel Defence Force.

 

Come mostra il filmato girato dalle telecamere di sorveglianza, il giovane, con un foglio in mano, si è avvicinato al soldato con il pretesto di mostrarglielo e avere delle indicazioni: quando è arrivato a pochi centimetri da lui ha tirato fuori un coltello e ha cercato di colpirlo. Il militare è riuscito a fare un balzo indietro cavandosela solo con ferite superficiali, mentre la furia del ragazzo si scagliava contro un secondo soldato. Dopo alcuni tentativi falliti, Issa è stato ucciso.
«Un aggressore armato di coltello ha tentato di pugnalare un soldato dell'IDF (Israel Defence Force) a un posto di blocco all'ingresso di Bani Naim - si legge in un comunicato dell'esercito israeliano - In risposta alla minaccia immediata, i militari hanno sparato e lo hanno ucciso».

L'incidente di martedì è solo l'ultimo di una serie di attacchi sferrati da giovedì scorso: un'impennata che ha rotto la calma apparente delle ultime settimane in concomitanza con lo Yamim Noraim, il periodo di festività che porta allo Yom Kippur, il Capodanno ebraico.
Secondo i dati israeliani, gli assalti avvenuti nel corso del 2016 sono più di 300: gli israeliani uccisi sono stati 40 e quelli feriti 500, mentre i palestinesi uccisi dalle forze di sicurezza israeliane sarebbero circa 200. Il più grave attacco è stato registrato a giugno, quando quattro persone furono uccise e sei rimasero ferite durante una sparatoria in un ristorante nel mercato di Sarona a Tel Aviv, in Israele: a imbracciare le armi erano stati due cugini 20enni palestinesi provenienti dall’area di Hebron. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero