«Cinesi poco educati nei bagni pubblici», tempio buddista crea locali separati

i bagni pubblici del tempio Bianco
Un tempio in Thailandia sta sperimentando dei servizi igienici destinati solo per cinesi. Non si tratta di razzismo, sia ben chiaro, specialmente in un tempio buddista, dove la...

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Un tempio in Thailandia sta sperimentando dei servizi igienici destinati solo per cinesi. Non si tratta di razzismo, sia ben chiaro, specialmente in un tempio buddista, dove la pace e la tolleranza sono principi fondamentali. Piuttosto, il tutto è dovuto alla scarsa educazione dei turisti cinesi i quali non si curano di lasciare i bagni in condizioni opportune. Il Tempio Bianco, Wat Rong Khun, locato nel nord della provincia di Chiang Rai ha quindi pianificato di inserire delle toilette per turisti non cinesi: «Hanno defecato per terra, urinato sulle mura esterne e lasciano le tovagliette sul muro dei bagni» ha affermato una fonte anonima del tempio, relativamente ai turisti cinesi.




Non è la prima volta che il tempio è stata costretto ad adottare misure restrittive contro i cinesi proprio per quanto riguardava l'educazione igienico sanitaria, arrivando anche a bandire l'ingresso ai turisti provenienti dalla Cina a causa di precedenti poco edificanti. Dal Mondo arrivano infatti notizie non proprio entusiasmanti, come di quel turista che annoiandosi durante la fase di decollo del suo aereo aprì il portellone per scendere, oppure quei turisti la cui guida in terra straniera non è propriamente confortevole.



D'altra parte i bagni del Wat Rong Khun non sono proprio come gli altri: la struttura è in color oro ed è esterna alle sale, in stile con il resto del tempio, con decine di fregi lungo tutte le parenti, balconcini e sfumature dorate. Ai piani superiori vive l'artista Chalermchai Kositpipat il quale ha raccontato al sito Khaosod English come fosse “impossibile” per gli altri turisti utilizzare i bagni dopo il passaggio dei cinesi, quindi ne avrebbe costruiti degli altri.



I maligni pensano che la storia sia tutta una montatura di Kositpipat per costruirsi un nuovo posto dove vivere e lavorare, senza dover occupare gli spazi al di sopra di una toilette di un'attrazione pubblica.

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Il Messaggero