Da oggi a Pechino i turisti italiani potranno incontrare, nei pressi del Palazzo Imperiale o lungo la Grande Muraglia, poliziotti e carabinieri italiani, che saranno impiegati in...
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«Un'iniziativa - ha spiegato il prefetto Capoluongo - che riflette la fiducia reciproca nell'ambito di una profonda amicizia. Abbiamo fatto pattugliamenti congiunti con altri Paesi in Europa devo però sottolineare che la nostra prima esperienza nel continente asiatico è stata fatta proprio con la Cina che riteniamo un paese di cui abbiamo grande considerazione e da cui riceviamo grande considerazione. Il concetto che vogliamo esprimere con le nostre pattuglie è quello di una vicinanza ai nostri cittadini cinesi e italiani per cui il sentimento che vogliamo suscitare è quello di sentirsi tranquilli e sicuri».
La collaborazione operativa italo-cinese rientra nel più ampio piano di cooperazione internazionale di Polizia già da tempo avviato dal Dipartimento di Pubblica sicurezza, tramite lo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e segue di fatto il progetto “Estate Sicura”, che quest’anno arriverà alla quarta edizione e che ha coinvolto Spagna, Croazia e Montenegro, oltre ad altri servizi transnazionali avviati con Germania (Oktoberfest) e Austria (mercatini di Natale), e molto altro ancora.
Il compito degli operatori di polizia italiani, che presteranno servizio con le proprie uniformi per essere ben riconoscibili dai propri connazionali, sarà quello di assistere i colleghi cinesi nelle attività istituzionali e di agevolare lo scambio di informazioni relative alla presenza di turisti italiani ovvero facilitare i contatti dei turisti con le autorità locali, nonché con le rappresentanze diplomatico-consolari. Nel prossimo mese di giugno, l’iniziativa sarà replicata in Italia con l’invio di 8 operatori di polizia cinesi che saranno impiegati nelle città di Napoli, Roma, Firenze e Milano (2 per città). I servizi a Roma e Firenze saranno coordinati dalla Polizia di Stato e quelli a Napoli e Milano dall’Arma dei Carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero