Base lunare Cina poi Marte. Pechino sta discutendo l'ipotesi di collaborare con player internazionali, inclusa l'European Space Agency (Esa), alla costruzione di una base...
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La Cina ha avviato un altrettanto ambizioso programma spaziale che include pure la visita al «pianeta rosso»: pochi giorni fa ha lanciato un razzo con un altro pezzo della stazione orbitante in costruzione, mentre il prossimo anno ci sarà la prima missione sulla faccia più lontana della Luna. Le discussioni in corso con l'Esa ripropongono il problema del ruolo della Cina a livello internazionale, viste le resistenze soprattutto americane. Se all'inizio i timori erano sui rischi di trasferimento tecnologico, Pechino ha dimostrato di poter portare avanti i suoi programmi anche se con più difficoltà senza una solida cooperazione internazionale. Nel 2024 la Stazione spaziale internazionale, nata durante gli anni della Guerra Fredda dalla cooperazione di Russia e Stati Uniti, sarà decommissionata lasciando quella cinese come unica operativa intorno alla Terra. Si porrà quindi il problema su come procedere a livello internazionale: Francia, Germania e Italia sono favorevoli a un possibile maggior coinvolgimento della Cina, mentre in quest'ottica restano da capire le posizioni finali di Russia e Usa. Il Giappone, altro player del settore, ha espresso perplessità per gli assetti geopolitici in Estremo Oriente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero