Telefonino-dipendente com'è, anche quel giorno Mr Hong stava giocando in modo compulsivo sul cellulare nella sua casa di Zhangjiagang, in Cina, perdendo il senso del...
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Cosa sia accaduto al suo rientro, quando ha incontrato la moglie, non si sa: la madre del piccolo era andata a lavorare e aveva affidato il figlio al marito che, in pura teoria, avrebbe dovuto occuparsene facendolo mangiare e magari giocando con lui. Invece non è accaduto nulla di tutto questo e Kaikai, visto che il padre era troppo assorbito dal suo gioco sul telefonino, è uscito in silenzio per cercare la madre. Lo ha trovato dopo alcune ore un passante a otto chilometri di distanza da casa sua: il bimbo era arrivato a piedi al vicino paese di Layu. Allarmato dal fatto che fosse completamente solo, l'uomo ha allertato la polizia. Visto che il piccolo, spaventato com'era, non riusciva a dire dove abitasse, gli agenti hanno lanciato un avviso che è rimbalzato sui vari social e su WeChat, strappando il padre di Kaikai al suo mondo autistico. Prima che Kaikai venga nuovamente lasciato da solo con il padre passerà probabilmente molto tempo: sempre che la più che probabile scenata subìta dalla moglie non lo abbia fatto rinsavire velocemente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero