Cina, discute con il cameriere per il servizio scadente: il ragazzo le versa acqua bollente sulla testa

Aveva chiesto ripetutamente dell'acqua calda che non era mai arrivata. Aveva sollecitato più volte quel giovane cameriere che non sembrava essere molto attento alla...

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Aveva chiesto ripetutamente dell'acqua calda che non era mai arrivata. Aveva sollecitato più volte quel giovane cameriere che non sembrava essere molto attento alla cura dei commensali. Una banale discussione in un ristorante di Wenzhou, in Cina, si è trasformata in un vero e proprio dramma quando la 30enne Lin è stata attaccata dal ragazzo che le ha versato addosso una pentola di acqua calda provocandole ustioni sulla testa e sulla schiena. Ora, per questa aggressione, il ristorante è stato condannato a pagare poco più di 31mila euro alla donna, mentre il cameriere sta scontando i 22 mesi di carcere per la sua reazione scellerata.

Come riporta il People's Daily On line, un anno fa Lin era al ristorante con due amiche quando ha iniziato a lamentarsi del servizio: aveva chiesto dell'acqua calda per l'hot pot (la pentola piena di brodo posizionata a centro tavola che consente ai commensali di cuocere il cibo al tavolo), ma il cameriere sembrava non aver ascoltato. All'ennesimo richiamo, tra Lin e il 17enne Zhu è nata una discussione. Infastidita dal comportamento del ragazzo, la donna ha postato un commento negativo on line sul ristorante scatenando la rabbia del giovane, che si è avvicinato al tavolo chiedendo di rimuovere la recensione. Come si vede dalle telecamere di sicurezza del ristorante, al rifiuto di Lin, Zhu è andato in cucina e ha riempito una pentola di acqua bollente: si è accostato alla donna e le ha versato il contenuto sulla testa. Poi l'ha trascinata a terra e ha iniziato a colpirla. Le amiche della vittima si sono scagliate contro di lui per fermarlo, ma è stato necessario l'intervento di altre sei persone per riuscire ad allontanarlo. 

Lin è stata portata d'urgenza in ospedale: aveva ustioni sul 24% del corpo, soprattutto sul viso e sulla schiena. Dopo l'attacco Zhu è stato arrestato e il 19 gennaio scorso ha confessato. Davanti ai giudici della Corte distrettuale di Lucheng, a Wenzhou, è stato solo in grado di dire: «Mi dispiace». 

Adesso i proprietari del ristorante sono stati condannati a risarcire la donna che ha dovuto subire costosi interventi di chirurgia plastica: poco più di 31mila euro per pagare le spese mediche contro i 70mila chiesti dalla difesa. Lin sta lentamente tornando a una vita normale: le ferite sul corpo stanno rimarginando. Più difficile sarà superare il trauma di quella terribile esperienza durante una tranquilla cena tra amiche. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero