«È come se ogni anno scomparissero due interi gruppi del Giro d'Italia, tutti presenti al via e poi al traguardo non arriva nessuno». Giordano Biserni,...
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«Si tratta di una categoria ad elevatissimo rischio, così come i pedoni. Questa tragedia deve far riflettere», aggiunge Biserni. «Al di là del caso specifico, eccessiva velocità e distrazione sono gli elementi che sempre più spesso sono alla base degli incidenti stradali. In particolare, la diffusione degli smartphone ha finito per aggravare il fenomeno. Anche per questo torniamo a chiedere misure più drastiche, come ad esempio la revoca della patente per chi utilizza il cellulare mentre guida e il sequestro dello stesso telefonino. Bisogna poi incentivare il controllo fisico delle pattuglie su strada. Senza la presenza e la sorveglianza degli operatori di polizia -avverte il presidente dell'Asaps- anche le sanzioni più pesanti sono destinate a non produrre gli effetti sperati».
Per altro per i pedoni è il secondo anno consecutivo di crescita dei decessi, perché già nel 2014 si era segnalato un aumento del 4,9% sul 2013. Dal 2001 al 2015 le vittime della strada sono diminuite del 51,4%, le vittime fra i pedoni sono diminuite di un più modesto 41,6%. Nel 2001 i pedoni morti sul totale dei decessi a causa di incidenti stradali corrispondevano al 14,5%, nel 2015 corrispondono al 17,6%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero