«Non ha ragione chi invoca l'uscita dall'euro senza se e senza ma come panacea di tutti i mali», ma non ha ragione neppure chi sostiene che l'euro è...
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Uno di questi la Flat tax, obiettivo perseguibile a suo parere eventualmente anche passando per l'aumento dell'Iva. Proprio a proposito dell'introduzione della flat tax, Tria ricorda in un articolo su Formiche.net che la scommessa, secondo i sostenitori della riforma, è che essa porti ad effetti benefici sulla crescita e quindi generi quel gettito fiscale aggiuntivo che dovrebbe compensare almeno in parte anche il costo iniziale della riduzione delle aliquote. «Tuttavia sarebbe preferibile - è il suo punto di vista - contare meno sulle scommesse e far partire la riforma con un livello di aliquota o di aliquote, che consenta in via transitoria di minimizzare la perdita di gettito, per poi ridurle una volta assicurati gli effetti sulla crescita. Inoltre - incalza - non si vede perche non si debba far scattare le clausole di salvaguardia di aumento dell'Iva per finanziare parte consistente dell'operazione».
Durante la sua lunga carriera accademica e professionale ha spaziato tra sviluppo, ciclo economico e crescita, investimenti pubblici e ruolo della governance. Un corposo CV che lo vede tra l'altro presidente della scuola nazionale dell' amministrazione, membro della Società economia italiana, membro dell'American Economic Association, professore di Politica Economica a Tor Vergata, delegato del governo italiano nel Board of directors dell'Ilo (International Labour Office). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero