Charlie Hebdo, da predicatore a infermiere: il mentore dei fratelli Kouachi lavora nell'ospedale che ha accolto le vittime dell'attentato

Farid Benyettou
Da predicatore radicale a stagista infermiere nell'ospedale dove sono state trasportate le vittime della sparatoria a Charlie Hebdo. Farid Benyettou, 33 anni, l'uomo che...

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Da predicatore radicale a stagista infermiere nell'ospedale dove sono state trasportate le vittime della sparatoria a Charlie Hebdo. Farid Benyettou, 33 anni, l'uomo che avrebbe radicalizzato i fratelli Kouachi coinvolti negli attacchi terroristici, è adesso un infermiere stagista dell'unità di emergenza all'ospedale Pitié-Salpetrier di Parigi dove i feriti dell'attentato al giornale satirico sono stati portati d'urgenza.




Benyettou, ex “emiro” della cellula Buttes Chaumont, lavora in ospedale da dicembre ma è conosciuto per essere un predicatore dell'Islam radicale: in passato è stato una figura che ha infiammato il 19° arrondissement e la moschea Adda'wa.



Secondo Le Parisien, Benyettou, legato anche al Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento, ha incontrato i fratelli nei primi anni 2000. Fin da allora esortava i suoi seguaci alla jihad in Iraq. Nel 2005 è stato accusato di “associazione a delinquere in relazione a un'organizzazione terroristica” ed è stato condannato con Cherif Kouachi, uno dei due fratelli della strage a Charlie Hebdo, a sei anni di carcere. Durante l'interrogatorio del 2005, Cherif ha riferito che durante le lezioni sul Corano tenute dal suo mentore «mi ero davvero sentito come se la verità fosse davanti a me a parlarmi».



Benyettou, una volta uscito dal carcere nel 2011, ha iniziato la formazione per diventare infermiere e da dicembre scorso è entrato nell'unità di emergenza del Pitié-Salpetriere.



Le Parisien sostiene che, viste le tensioni crescenti in città, l'ospedale ha preferito rimuovere l'uomo dai turni di lavoro ma, sempre secondo il giornale, Benyettou, doveva essere presente la notte tra il venerdì e il sabato e nei due giorni seguenti.



«È inimmaginabile che quest'uomo, uno dei principali mentori dei fratelli Kouachi, avrebbe potuto accogliere le vittime dei suoi ex pupilli – ha detto un medico della struttura sanitaria - Non posso nemmeno immaginare che l'ospedale non fosse a conoscenza del suo passato». Un collega di Benyettou ha detto che non è possibile, secondo le regole del dipartimento della salute del Paese, che la posizione di infermiere in un ospedale possa essere occupata da una persona con precedenti penali. «Ci viene chiesto di preparare un documento in cui si dimostra di avere la fedina penale pulita». Ma, secondo Le Parisien, Benyettou non avrebbe mai prodotto questo documento.



Un portavoce della struttura sanitaria ha però detto che la fedina penale non vieta a nessuno di prendere un diploma e l'uomo è stato descritto come uno «studente studioso e discreto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero