Charlie Hebdo, l'immagine con la scritta "Je suis Charlie" diventa virale su Twitter

Charlie Hebdo, l'immagine con la scritta "Je suis Charlie" diventa virale su Twitter
L'orrore del barbaro attacco avvenuto oggi alla redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo ha scatenato una ondata di solidarietà sui social network. ...

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L'orrore del barbaro attacco avvenuto oggi alla redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo ha scatenato una ondata di solidarietà sui social network.




Su Twitter poco dopo l'attentato è comparsa una immagine nera su cui compariva una scritta in bianco e grigio dove si leggeva "Je suis Charlie" (Sono Charlie). L'immagine - il cui autore è stato individuato in @joachimroncin - è diventata subito virale ed è stata utilizzata da molti anche al posto della foto profilo.



In testa alle tendenze del giorno sono poi arrivate subito anche l'hashtag #jesuischarlie e #CharlieHebdo.



La solidarietà, lo sgomento, la rabbia insomma corrono sui social dopo l'attacco alla redazione di Charlie Hedbo. E si susseguono appelli e messaggi di solidarietà ai familiari delle vittime del massacro.



L'ambasciata americana a Parigi ha anche cambiato la sua icona Twitter in #JeSuisCharlie, in segno di sostegno alla Francia. «La libertà di espressione è un diritto umano», ha twittato Amnesty Italia.



«#JeSuisCharlie è l'hashtag per chi non vuole smettere di essere libero», twittano i più sul social. E ancora «Noi penna. Voi kalashnikov. Noi risata, tolleranza, libertà e vita. Voi silenzio, morte che vi divorerà. La penna non si fermerà», twitta Andrea.



Molti rilanciano le foto del direttore Charb e dei vignettisti Cabu, Tignous e Wolinski uccisi nell'attacco. Il ministro italiano degli Esteri Paolo Gentiloni ha twittato «la stampa libera, ma libera veramente #Wolinski #JeSuisCharlie».



Il vignettista Vauro ha aggiornato il proprio profilo con il logo #JeSuisCharlie e ha realizzato una vignetta in cui la morte ride sfogliando le pagine di Charlie Hedbo.



Anche su Facebook è scattata la gara di solidarietà, ricordo e denuncia con la pagina "Je Suis Charlie" che continua a raccogliere "Mi piace". Non mancano purtroppo, sia su Facebook che su Twitter, quanti esprimono gioia per l'attacco alla redazione del giornale satirico francese, alimentando polemiche e discussioni al limite del decoro.



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Il Messaggero