Una cellula segreta di donne islamiche simpatizzanti dell'Isis che, attraverso il lavaggio del cervello, spinge le giovani musulmane a lasciare il Regno Unito per unirsi ai...
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Girato nei mesi precedenti gli attentati di Parigi, nel documentario si sente una delle promotrici Umm L, il cui vero nome è Rubana, che durante le lezioni di due ore, strettamente sorvegliate e rigorosamente solo su invito, predica messaggi di odio e di segregazione insultando gli ebrei definiti «sporchi e cattivi» e proclamando che «non si sottometteranno mai alla legge di un paese o nazione». «I giorni buoni del califfato sono finalmente arrivati», afferma la donna che aggiunge: «Non è la prima volta che le nazioni tramano contro i credenti, che viene formata una coalizione contro il Califfato. Ma Allah uno ad uno li distruggerà».
Un'altra donna, Umm Saalihah, che ha condiviso un indirizzo con Mohammed Shamsuddin, arrestato con l'accusa di incoraggiare il terrorismo, ha elogiato i jihadisti in una riunione, esortando ad abbandonare la democrazia per entrare in un gruppo terroristico. Mentre Umm Usmaan ha twittato: «Andate in Siria perché è la migliore delle terre di Allah sulla terra».
Channel 4 spiega che la giornalista, una giovane musulmana nota come Aisha, è stata messa in contatto con la cellula jihadista femminile da estremisti islamici dopo che aveva cercato informazioni sulle piattaforme di social media.
Il Messaggero