Ceste, il marito indagato per omicidio

Ceste, il marito indagato per omicidio
Nuovo colpo di scena nel giallo di Elena Ceste, la casalinga di 37 anni scomparsa a gennaio e ritrovata morta dopo nove mesi in un fosso a neanche un chilometro dalla sua villetta...

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Nuovo colpo di scena nel giallo di Elena Ceste, la casalinga di 37 anni scomparsa a gennaio e ritrovata morta dopo nove mesi in un fosso a neanche un chilometro dalla sua villetta nell'Astigiano.




Il marito Michele Buoninconti, vigile del fuoco ad Alba, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. I carabinieri gli hanno consegnato l'avviso di garanzia ieri mattina, nella villetta di Costigliole d'Asti dove viveva con la moglie e i quattro figli.



LA PROCURA FRENA

Di "atto dovuto" ha parlato il procuratore capo di Asti Giorgio Vitari. Infatti oggi si svolgerà l'autopsia sul corpo della donna di cui Buoninconti è stato formalmente avvisato in modo da poter nominare un suo consulente medico-legale che segua l'esame.



Perché ancora non si sa come Elena Ceste sia morta. Qualche elemento in più potrà arrivare proprio dall'esame autoptico che sarà eseguito oggi ad Alba dal dottor Francesco Romanazzi. Ieri per l'intera giornata è proseguito il via vai di parenti e amici dalla villetta di frazione Motta dove l'uomo è chiuso da quando giovedì il dna ha confermato che i resti irriconoscibili trovati in un canale di scolo dall'altro lato della collina erano proprio della moglie Elena.



LE REAZIONI

Mentre i famigliari gli sono vicini, mentre sui social network si è già scatenata la guerra. A partire da Morena Deidda, amica della casalinga scomparsa, che su Facebook scrive: «Ho letto nei vari commenti che il fatto che Michele sia indagato non vuol dire che sia lui l'assassino. Sta di fatto che è indagato lui e non l'uomo della cava, mr. golf o il parroco. Un motivo ci sarà. Non è il momento di piangere. Ora dobbiamo far tremare chi ti ha fatto del male. Io sarò il suo incubo... il desiderio di giustizia è troppo forte...».



Era stato Buoninconti a denunciare la scomparsa della moglie lo scorso 24 gennaio presentandosi dai carabinieri con alcuni vestiti della moglie. «Li ho trovati in cortile, lei è sparita», aveva detto spiegando che quella mattina la donna gli aveva chiesto di portare i bambini a scuola perché non si sentiva bene.



GLI INTERROGATIVI


L'ultima a vedere Elena viva, in giardino intorno alle 8.10, era stata una vicina. Poi più nulla. Cosa è successo quella mattina? Elena è stata uccisa? E da chi? Il marito c'entra davvero qualcosa o è finito nel tritacarne di una storia più grande di lui? Si è parlato di ricatti, ipotetici amanti e fughe da una vita con la famiglia che forse la soffocava. Ma nessuna pista ha mai portato a nulla. Resta l'ipotesi di un gesto estremo. Le speranze ora sono tutte nell'autopsia. Il giallo è ancora aperto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero