Niente burlesque alla biblioteca Malatestiana di Cesena. E’ stato costretto a fare un passo indietro Christian Castorri, l’assessore alla cultura della città romagnola che...
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La Malatestiana – si legge sul sito istituzionale - è l’unico esempio di biblioteca umanistica conventuale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, come ha riconosciuto l’Unesco, inserendola, prima in Italia, nel Registro della Memoire du Monde. Ed è proprio l’Unesco ad aver storto il naso di fronte al cartellone proposto dalla giunta. Era stato il presidente del Comitato Nazionale per l’Unesco Giovanni Puglisi a scrivere una lettera dove aveva specificato che nell’insieme di proposte pensate per animare la biblioteca ce ne sono alcune “non compatibili”. E così nell’Open day della Malatestiana c’erano tutti, tranne le ballerine Silk Ribbon Sisters e le loro performances.
Allora tra gli appuntamenti incompatibili c’erano proprio i balletti sexy, viene da pensare. La conferma arriva da un post su facebook del Laboratorio Rif, l’associazione culturale che ha organizzato l’Open Day e che ha dovuto cancellare dal programma solo le ballerine in corsetto e reggicalze. “Il programma dell'Open Day rimane invariato – hanno specificato - sono state annullate solamente le performance delle Silk Ribbon Sisters, che saranno comunque presenti durante la giornata”. Le Silk Ribbon Sisters sono un colletivo che propone un burlesque "molto teatrale e recitato, ad alto contenuto di comicità ed autoironia - si legge sulla pagina facebook - Il gruppo non disdegna e propone numeri di Neo-Burlesque, in cui le tecniche del Burlesque si uniscono ad ambientazioni, musiche e fili narrativi in chiave moderna o rivisitata. Le ragazze spingono gli spettatori a partecipare con scene divertenti, comparsate tra il pubblico, coinvolgendo anche direttamente i presenti"
Un po’ deluso l’assessore Castorri che si batte per l’idea di una biblioteca aperta. Al Carlino ha detto che la proposta è stata incompresa e ha voluto sottolineare “che non ci sarebbe stato alcun spogliarello e sarebbe stata una intelligente rivisitazione culturale di questo storico genere di intrattenimento”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero