La Cei a tutto campo: la persecuzione dei cristiani che avviene nell'indifferenza collegata al “genocidio degli armeni” che, a distanza di un secolo, molti governi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il cardinale Bagnasco non cita apertamente la posizione assunta dal leghista Salvini ma il riferimento è implicito. “Quale alternativa non demagogica o peggio abbiamo?”, si chiede, aggiugendo che per la Chiesa è evidente che “l’accoglienza umanitaria debba sempre essere accompagnata dalla legalita’ e dalla sicurezza di tutti; ed e’ evidente che all’accoglienza deve corrispondere coscienza e disponibilita’".
PROFUGHI "Nel 2014 - ha ricordato il presidente della Cei - furono impiegate in Italia risorse per 650 milioni, e per quest’anno sono stimati 800 milioni di euro" mentre "l’Unione Europea ne ha stanziati, per tutti i 25 Paesi membri, 60!". Un po' pochino. Da parte sua, ha aggiunto, "La Chiesa italiana, attraverso le sue molteplici realta’, collabora e continua a collaborare in termini di strutture, organizzazioni, risorse, mantenendo la doverosa attenzione per tutti".
Purtroppo il dramma è globale e dovrebbe essere "affrontato con logiche piu’ stringenti, concrete, tempestive, che prevedano interventi nei Paesi di provenienza per superare le cause di tanta fuga coatta, e per creare un quadro normativo chiaro e ordinato vincolante per tutti gli Stati membri, cosicche’, nell’Europa moderna, le persone non si sentano ne’ ingombri, ne’ assistite".
PERSECUZIONE CRISTIANI Il 23 maggio in tutte le chiese italiane si pregherà per la persecuzione dei cristiani. Un tema che Bagnasco ha collegato con quello che accadde cento anni fa sotto l'Impero ottomano: il piano di sterminio della minoranza armena, cattolica da parte dei turchi. Un milione e mezzo di vittime dimenticate dalla storia.
“Il ricordo del popolo armeno – ha detto Bagnasco - va ad aggiungersi alla continua persecuzione dei cristiani in diverse parti del mondo: non accada che subentri l’abitudine e quindi l’indifferenza davanti al persistere di tanta brutalità omicida, travestita di religione. Spegnere i riflettori e stare in silenzio, lasciando che la carneficina continui, sarebbe diventarne conniventi, colpevoli di fronte al tribunale di Dio e della storia. Sarebbe l’ennesima prova della cattiva coscienza dei potenti. Le nostre Chiese si uniranno in una grande preghiera sabato prossimo, 23 maggio, vigilia di Pentecoste”.
Come frenare l'esodo dei cristiani dal Medio Oriente? “ In primo luogo si dovrebbe isolare il fanatismo omicida dell’Isis sul piano dell’opinione pubblica mondiale con una reiterata condanna: nessuno giustifichi con le parole o con il silenzio! In secondo luogo, troncare ogni rapporto economico o geopolitico pubblico e, soprattutto, segreto: nessuno commerci con la vita umana! Se i Governi del mondo non avranno questa volontà e non decideranno di conseguenza, la diplomazia avrà sempre poco respiro”.
DIVORZIO "Si puntava sul ’divorzio lampo’ - ha aggiunto Bagnasco - e su questo purtroppo si ritornerà non appena i venti saranno propizi. Ma sopprimere un tempo più disteso per la riflessione, specialmente in presenza di figli, E' proprio un bene? Si favorisce la felicità delle persone o si incentiva la fretta?".
GENDER Bagnasco si oppone con fermezza alla introduzione dell’ "insegnamento della parità di genere” nelle scuole: "una simile previsione - commenta - sembra rappresentare l’ennesimo esempio di quella che Papa Francesco ha definito ’colonizzazione ideologica’. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero