Matteo Salvini assicura che c'è solo un gesto di cortesia istituzionale -l'assenza di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio a Roma- dietro il rinvio dei dl sicurezza e...
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Un altolà, ad esempio, sarebbe arrivato dai tecnici del ministero della Giustizia riguardo alla decisione di riportare la fattispecie del 'blocco stradalè -attualmente punito con multe salatissime- nell'ambito penale, con conseguenze ancor più ferree qualora l'autore fosse in possesso o aspirasse ad ottenere il permesso di soggiorno. Secondo via Arenula, infatti, la norma in questione cozzerebbe con i più recenti indirizzi in materia di politica criminale. Un altro ostacolo per il dl sicurezza, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti interne, arriverebbe dal ministero del Tesoro e dal suo occhio sempre vigile sulla spesa pubblica. Il testo voluto da Salvini, infatti, mantiene le 5 sedi per l'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia attualmente operative: oltre a quella centrale di Roma, le sedi secondarie di Reggio Calabria, Napoli, Palermo e Milano. Il Mef ha ritenuto la misura troppo onerosa, e ha chiesto di sforbiciare le sedi a quattro e dare la possibilità all'Agenzia di decidere dove tenerle. Rilievi sul dl sicurezza, infine, anche da parte dell'Anci riguardo la disposizione in materia di accesso al Centro elaborazione dati (Ced) da parte della polizia municipale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero