Proiettata verso il voto del primo ottobre la Catalogna è uscita dalla legalità spagnola in nome della «legittimità catalana», in aperta...
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Altre denunce sono previste dopo che i giudici costituzionali avranno accolto l'ultimo ricorso oggi di Rajoy contro la legge di "rottura" dalla Spagna (se vincerà il "sì" il 1/o ottobre) approvata la notte scorsa dal parlamento catalano in aperta sfida alla Spagna. La procura dello stato non esclude il sequestro dei beni dei dirigenti della Catalogna per coprire le spese del referendum. I 948 sindaci catalani sono stati diffidati, pena sanzioni penali, dal collaborare all'organizzazione del voto. La stessa diffida è arrivata a 105 alti funzionari catalani fra cui il maggiore Trapero, capo dei Mossos d'Esquadrsa. Il ruolo della polizia regionale può rivelarsi cruciale. Dipende da Puigdemont ma la procura spagnola le ha ordinato di «impedire» il referendum. La Guardia Civil, la polizia spagnola, ha già iniziato a muoversi, con un prima perquisizione oggi in una tipografia in cerca di materiale elettorale per il referendum.
Nonostante la crescente pressione dello stato spagnolo il fronte indipendentista non si ferma.
Il Messaggero