Niente Puigdemont President, almeno per oggi. Il presidente del parlamento catalano Roger Torrent ha annunciato di avere rinviato la seduta prevista questo pomeriggio alle 15 per...
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Per il premier spagnolo Mariano Rajoy, però, Puigdemont «non può essere presidente di nulla». «Un signore in fuga dalla giustizia, che ha voluto liquidare unilateralmente la sovranità nazionale e l'unità nazionale è evidente che non può essere presidente di nulla» ha affermato. Rajoy ha auspicato che il presidente del Parlament catalano Roger Torrent presenti alla plenaria un altro candidato, senza pendenze giudiziarie, alla presidenza della Catalogna. Intanto, la corte costituzionale spagnola è riunita a Madrid per esaminare il ricorso presentato dal gruppo JxCat di Carles Puigdemont contro la decisione con la quale la Consulta ha posto il suo veto preventivamente fra l'altro ad una rielezione a distanza del presidente uscente catalano in esilio.
Dietro l'apparente unità a sostegno della candidatura di Carles Puigdemont tensioni emergono fra le due grandi famiglie del fronte indipendentista catalano JxCat e Erc rileva la stampa di Barcellona. Puigdemont (JxCat) non ha risposto questa mattina a diverse chiamate di Torrent di Erc che voleva informarlo di avere deciso di rinviare la sessione di investitura, riferisce El Periodico. Fonti di JxCat hanno poi spiegato che Puigdemont non aveva risposto perché le chiamate venivano da un “numero sconosciuto”. Erc ha accolto con favore la decisione di Torrent di rinviare la sessione in attesa della risposta della Corte costituzionale al ricorso presentato contro la risoluzione che sabato ha vietato l'elezione a distanza di Puigdemont. Fonti di Jxcat hanno invece criticato il rinvio sostenendo che c'erano le condizioni per tenere la sessione e votare. Alcuni esponenti di Erc negli ultimi giorni non hanno escluso che Puigdemont possa essere “sacrificato” e che l'indipendentismo presenti un altro candidato, per poter formare subito un nuovo governo e porre fine cosi al commissariamento della Catalogna da parte del governo di Madrid. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero