Condannata Paola Perego: disse «bastardi» in tv a indagati

Condannata Paola Perego: disse «bastardi» in tv a indagati
Paola Perego, la conduttrice televisiva attualmente alla guida di Domenica In, è stata condannata ai fini civili dalla Cassazione a risarcire i danni da diffamazione nei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Paola Perego, la conduttrice televisiva attualmente alla guida di Domenica In, è stata condannata ai fini civili dalla Cassazione a risarcire i danni da diffamazione nei confronti di cinque uomini finiti nelle indagini sull'uccisione di un ragazzino e poi del tutto scagionati che, nelle prime battute dell'inchiesta, erano stati sospettati e arrestati.


Peraltro, uno solo venne arrestato con l'accusa di omicidio. La Perego li aveva chiamati «bastardi» in diretta tv nella puntata di Verissimo, trasmissione che conduceva il 16 maggio 2006, giorno degli arresti. Con la Perego, è stato condannato al risarcimento anche un giornalista che nella stessa puntata aveva utilizzato il termine «assassini» riferendosi agli arrestati.





Ad avviso della Cassazione, la Perego e il cronista hanno superato «il limite della continenza» e non possono invocare la giustificazione di averlo fatto nel nome «del diritto di cronaca e di critica» in quanto hanno pronunciato espressioni «gravemente infamanti e inutilmente umilianti» che sono trasmodate «in una mera aggressione verbale» degli indagati. «La circostanza che nei confronti della persona sottoposta ad indagini sia stata specificamente emessa una ordinanza custodiale, - sottolinea la Cassazione nella sentenza 4158 depositata oggi - senz'altro non attenua la cautela che deve essere osservata nella propalazione della notizia, pur sempre trattandosi di uno sviluppo delle indagini preliminari che va monitorato e verificato nel tempo, senza ingenerare nell'ascoltatore il convincimento della colpevolezza dell'indagato».



A chi fa informazione su inchieste in corso, «non è consentito - si legge ancora nella sentenza - rappresentare la vicenda in termini diversi da ciò che è realmente, ossia un mero progetto di accusa attorno ad ipotesi di illecito e di penale responsabilità, che resta però da verificare». La Cassazione, inoltre, osserva che la Perego aveva «consapevolezza» che l'espressione «bastardi» era «offensiva» in quanto subito dopo averla pronunciata la conduttrice aveva aggiunto: «Il direttore di Verissimo non vuole che lo dica, ma è l'unica cosa carina che mi vien da dire!».



Il delitto - l'omicidio del tredicenne Francesco Ferreri - nel quale erano rimasti implicati i cinque indagati, del tutto scagionati in appello e in Cassazione, è rimasto ancora senza colpevoli ed è avvenuto a Barrafranca (Enna) il 16 dicembre del 2005.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero