Caso Regeni, il Senato blocca le forniture F16 per l'Egitto

Via libera dell'Aula del Senato all'emendamento al dl missioni che blocca la fornitura di pezzi di ricambio degli F- 16 all'Egitto. Il sì all'emendamento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Via libera dell'Aula del Senato all'emendamento al dl missioni che blocca la fornitura di pezzi di ricambio degli F- 16 all'Egitto. Il sì all'emendamento cosiddetto «Regeni» - che modifica il comma 6 dell'articolo 4 del provvedimento - arriva con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito. Sull'emendamento il governo si era rimesso all'Aula.

 

Sulla proposta di modifica, definita dallo stesso relatore Gian Carlo Sangalli come un segnale del Parlamento sul 'caso Regenì che non vuole essere tuttavia un atto ostile al governo egiziano, il dibattito in Aula è stato vivacissimo e forti sono state le proteste di gran parte dei gruppi di centrodestra, a cominciare dal capogruppo FI Paolo Romani. Il senatore Gal ed ex ministro della Difesa Mario Mauro aveva invece sottolineato che i pezzi di ricambio sul quale interviene l'emendamento sono stati in realtà già consegnati all'Egitto. Parole alle quali ha replicato il presidente della commissione Difesa Nicola Latorre. 

«Io sono casualmente informato della cosa, e approfitto per informare che le forniture non sono state consegnate ma i pezzi di ricambio sono imballati in porto di Taranto», ha spiegato il senatore Pd ribadendo il sostegno dei Dem all'emendamento. «È la prima volta, come Parlamento, che abbiamo la possibilità con un'iniziativa di manifestare il bisogno di accelerare i tempi della verità» sul caso Regeni. «Ciò che facciamo è un atto che vuole sollecitare questo obiettivo senza compromettere alcun tipo di relazione», ha spiegato Latorre.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero