«Si è perso tanto tempo. Sono passati otto anni in cui si è fatta tanta confusione. È arrivato il momento di smettere di perdere tempo e fare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nell'inchiesta bis tre carabinieri, Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco sono accusati di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità. Tedesco è accusato anche di falso e calunnia con il maresciallo Roberto Mandolini, mentre della sola calunnia risponde il militare Vincenzo Nicolardi. Musarò in aula ha sollevato la questione in merito al numero di testi presenti nella lista di due degli imputati. «Più di 250 testi per D'Alessandro e 217 per Tedesco un numero - ha detto il pm - sovrabbondante. Sono state inserite tutte le persone presenti nel fascicolo del pm senza un filtro. Ma si è perso già tanto tempo». La prossima udienza è stata fissata per l'11 gennaio quando il giudice deciderà anche sull'ammissione della lista testi.
«Stefano merita giustizia perché non si può morire così. Noi non ci fermeremo mai finché non sarà fatta giustizia. Lo abbiamo promesso a Stefano: davanti a quel corpo massacrato». Lo ha detto la mamma di Stefano Cucchi, Rita Calore, oggi in aula alla prima udienza del processo bis per la morte del figlio.
«Ho fiducia che questa volta i responsabili della morte di mio fratello e di anni ed anni di depistaggi saranno puniti». Così, Ilaria Cucchi a margine del processo per la morte del fratello Stefano. «La verità è in quest'aula - ha aggiunto Ilaria Cucchi - ma non sarà facile farla emergere. Proveranno a confondere le acque, a dilatare i tempi. Noi siamo pronti a tutto».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero