Cinque stranieri sono stati arrestati per sequestro di persona, riduzione in schiavitù, violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e detenzione di sostanze...
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Secondo quanto emerso la giovane, il 22 novembre scorso si era recata in un casolare di campagna con degli amici e aveva bevuto alcolici, finendo per perdere i sensi. Nessuno degli amici si è accorto che la ragazza si era sentita male ed era rimasta priva di sensi, particolare di cui hanno approfittato i rapitori.
Al suo risveglio si era ritrovata nuda nella stanza fatiscente di un'abitazione occupata dai cinque nigeriani. Da lì è iniziato un incubo: oltre a essere ripetutamente costretta ad avere rapporti sessuali con gli indagati era anche stata obbligata a prostituirsi con altri stranieri, che pagavano somme di denaro ai suoi aguzzini.
Per tenerla buona, i cinque nigeriani l'avrebbero anche drogata: gli esami a cui è stata sottoposta all'ospedale «Sant'Elia» di Caltanissetta hanno infatti confermato la presenza di tossine da stupefacenti nel sangue. Venerdì scorso, approfittando della distrazione dei suoi carcerieri, la giovane era riuscita a scappare e a mettersi in contatto con i genitori che inizialmente non si erano allarmati visto che non era insolito che la ragazza rimanesse a dormire in casa di amici. La studentessa ha quindi deciso di denunciare le violenze ai militari di San Cataldo ed ha indicato loro le abitazioni nel quartiere Angeli di Caltanissetta - uno dei quartieri storici del capoluogo nisseno, dove molti stranieri vivono in affitto - in cui era stata segregata.
In casa sono stati trovati gli effetti personali e altri oggetti di valore che la ragazza aveva con sè quando è uscita di casa. I carabinieri stanno indagando per scoprire altri complici e nel mirino dei militari ci sono altri due stranieri. I cinque arrestati sono stati interrogati dal gip e hanno respinto le accuse, ma il gip ha disposto la detenzione in carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero