Finisce in cella la mamma di Antonio, il bambino morto a Caivano nello stesso palazzo in cui è stata uccisa la piccola Fortuna. La donna, compagna di Raimondo Caputo,...
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Da qui la decisione di aggravare la custodia cautelare: la donna è stata prelevata dalla sua abitazione di Caivano e condotta nel carcere femminile di Pozzuoli. Una vicenda dunque non direttamente collegata all'inchiesta, ma che giunge proprio mentre i pm partenopei ribadiscono la volontà di fare piena luce anche sulla sorte di Antonio, morto un anno prima di Fortuna dopo essere precipitato dalla finestra dell'appartamento della nonna al settimo piano del «palazzo degli orrori», nel Parco Verde a Caivano. L'ufficio inquirente sta valutando di dirottare l'indagine, in cui al momento viene contestato il solo omicidio colposo alla madre del bimbo, alla sezione specializzata guidata da Luigi Frunzio. Intanto il padre di Antonio, i nonni e gli zii, assistiti dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, hanno annunciato la costituzione di parte civile in un eventuale procedimento giudiziario sulla morte del bambino. «La famiglia vuole giustizia - spiegano i legali - e oggi riescono finalmente ad esporsi e a superare quel clima di paura e minacce che ha loro impedito di interessarsi alla vicenda, e di andare addirittura al cimitero per far visita alla tomba di Antonio».
La possibile svolta rappresenta anche il frutto del fitto giro di contatti in corso in questi giorni tra i pm napoletani e quelli di Napoli Nord, che hanno indagato e arrestato il 29 aprile scorso il 44enne Raimondo Caputo per la morte della piccola Fortuna Loffredo, precipitata l'anno dopo Antonio dall'ottavo piano dello stesso stabile di Parco Verde.
Il Messaggero