Cagliari, scontro tra due treni della metro: 70 feriti, 2 gravi. Macchinista incastrato tra le lamiere

  Infreddoliti, terrorizzati e doloranti, seduti uno accanto all'altro sul ciglio di una aiuola, tenendo strette le coperte termiche fornite dai soccorritori, mentre...

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  Infreddoliti, terrorizzati e doloranti, seduti uno accanto all'altro sul ciglio di una aiuola, tenendo strette le coperte termiche fornite dai soccorritori, mentre le sirene delle ambulanze portavano via i feriti più gravi. E alle spalle le lamiere contorte dei due treni della metropolitana leggera che li avrebbe dovuti portare a scuola o in ufficio. Tutto sembrava la scenografia di un film catastrofico. Tragedia sfiorata quindi questa mattina a Pirri, una frazione alle porte di Cagliari, quando due convogli della metro si sono scontrati frontalmente e solo per un caso fortuito non si registrano vittime.


Il bilancio è comunque pesante: 85 le persone finite al pronto soccorso dei vari ospedali cittadini, quasi tutti studenti, ma solo 11 quelle ricoverati. I più gravi sono i due macchinisti, Mauro Angioni e Fabrizio Pilia, e una studentessa di 16 anni. Il primo ha subito un intervento chirurgico al torace ed è ora in prognosi riservata al Brotzu. Nello stesso ospedale si trova la ragazza con alcune fratture alle costole, ma è fuori pericolo. Pilia, invece, ha riportato fratture del femore e del bacino. L'incidente è avvenuto intorno alle 8.20. Cause e ricostruzione non sono ancora state chiarite.

Due le inchieste: una della magistratura, che ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario, e una interna condotta dall'Arst, l'azienda regionale di trasporti che gestisce anche la metro. I due convogli, con a bordo circa 150 persone, avevano appena lasciato rispettivamente le fermate di via Vesalio e quella del centro commerciale di Pirri, scontrandosi proprio all'altezza del parcheggio dell'Auchan. «Il treno è partito in ritardo, così ha accelerato. Ad un certo punto l'autista ha urlato e ha frenato. Poi il botto - ha raccontato una delle studentesse rimaste ferite - Ho visto tutto nero e quando mi sono ripresa ero sotto choc: vedevo la gente piangere, il sangue, i pali e il vetro per terra. Ho temuto il peggio». La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente.

«Tutto ha funzionato a dovere, secondo il protocollo messo a punto per le emergenze», ha detto il governatore Francesco Pigliaru dopo una riunione al Brotzu. A Pirri sono arrivati vigili del fuoco, polizia municipale, carabinieri, 118 e polizia di stato. Uno dei macchinisti è rimasto intrappolato nella cabina ed è stato liberato dai pompieri. I feriti più gravi sono stati trasportati in ospedale, gli altri sono stati soccorsi e poi trasferiti nei vari nosocomi dopo aver ricevuto le prime viste sul posto. Sul luogo dell' incidente anche i responsabili dell'Arst, con ingegneri e tecnici che hanno avviato i primi accertamenti, e poco dopo il prefetto Giuliana Perrotta, il questore Danilo Gagliardi, il comandante provinciale dei carabinieri Salvatore Cagnazzo, l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.


La polizia municipale ha prelevato le scatole nere dei due convogli che saranno analizzate dagli inquirenti per ricostruire la dinamica dell'impatto. Già nelle mani degli investigatori anche le registrazioni video delle telecamere all'interno dei treni e quelle posizionate alle stazioni, si profila come prima ipotesi quella di un errore umano. «I nostri ingegneri - ha detto a caldo l'amministratore unico dell'Arst Giovanni Caria - sono qui al lavoro, al momento non sono in grado di spiegare nel dettaglio la dinamica, abbiamo avviato tutti gli accertamenti, speriamo di riuscire a sapere presto tutto. La cosa certa è che c'è sicuramente un errore umano».
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Il Messaggero