Cagliari, “chatta” con il telefonino accanto ai cadaveri dei genitori che ha appena ammazzato

Cagliari, “chatta” con il telefonino accanto ai cadaveri dei genitori che ha appena ammazzato
Scambi di messaggi sulle chat mentre era ancora in casa dopo aver ammazzato i genitori. Igor Diana non si sarebbe allontanato subito dopo il duplice delitto, restando a lungo...

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Scambi di messaggi sulle chat mentre era ancora in casa dopo aver ammazzato i genitori. Igor Diana non si sarebbe allontanato subito dopo il duplice delitto, restando a lungo nell'appartamento con le due salme e scambiando messaggi sulle chat e consumando inoltre droga e alcol tanto che sono stati eseguiti gli esami tossicologici sul 28enne reo confesso dell'omicidio del padre e della madre, Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu, uccisi nella notte tra domenica e lunedì a Settimo San Pietro (Ca) a colpi di bastone e con un coltello. Ricoverato ieri sera alle 21 all'ospedale Cto di Iglesias dopo il rocambolesco arresto per le ferite riportate nel conflitto a fuoco che ha ingaggiato con le forze dell'ordine, dovrà stare sotto le cure dei medici per diverso tempo. Ha riportato fratture e ferite agli arti superiori. Ha un braccio in trazione che dovrà essere operato nei prossimi giorni. Il magistrato Daniele Caria ha disposto gli esami tossicologici per scoprire sotto quali sostanze abbia agito. Si sospetta che abbia abusato di alcol e di stupefacenti, visto che è rimasto chiuso in casa per almeno 24 ore con i cadaveri dei genitori prima di prendere la via della fuga. I risultati sono attesi per la giornata di domani.  



Lunedì mattina presto il giovane è uscito di casa con il pick up Ford del padre, ha fatto colazione al bar e ha iniziato la fuga. La prima traccia la lascia martedì mattina nella zona del Poetto di Cagliari, dove ha effettuato un prelievo con il bancomat (aveva con se anche una carta di credito) e da quel debole indizio i poliziotti della mobile lo hanno letteralmente braccato. E' partita una vera e propria caccia all'uomo, mentre il fratello minore di Diana, che lavora a Roma, era stato subito rintracciato e avvisato dell'uccisione dei genitori.
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Il Messaggero