VICENZA – Un tesoretto di cui avevano perso memoria e che hanno rischiato di perdere. Lo hanno ritrovato sfogliando assieme un album di famiglia. Dentro due buoni fruttiferi...
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A fare l’inaspettata quanto piacevole scoperta una signora vicentina assieme al padre di 96 anni di origini romane. La signora s’è subito precipitata a Roma, dove i buoni erano stati acquistati, ma l’impiegato dell’ufficio postale ne aveva gelato l’entusiasmo: «Sono scaduti, non valgono più nulla».
La vicentina però non s’è data per vinta, ha consultato Agitalia, un ’associazione che si occupa del recupero di titoli bancari e postali nonché di titoli di stato, ed il verdetto è stato opposto: sono ancora validi. Ai canonici 30 anni previsti dalla legge, ne vanno aggiunti altri 10 prima della prescrizione. Insomma una questione di mesi: se la signora avesse tardato ancora qualche tempo, allora sì sarebbero andati persi definitivamente. Immediata la richiesta di riscossione: una parte della somma andrà in beneficenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero