Mallory Grossman non ha più retto. Da tempo veniva perseguita su Snapchat da un gruppo di bulli che la prendeva in giro e la insultava facendo spegnere la sua...
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Il procuratore della contea di Morris ha avviato un'indagine sulla morte di Mallory, mentre tutta la comunità si è mobilitata per sensibilizzare sul tema del bullismo. Sotto choc gli amici della bambina, che non riescono a credere a quello che è successo: Mallory era un'esplosione di gioia di vivere. Era una cheerleader, amava lo sport all'aria aperta, era gentile e generosa. Poco tempo si era dedicata alla creazione di alcuni gioielli i cui proventi sono andati a un'associazione che si occupa di bambini malati di cancro.
«Ogni tanto il cielo ci manda un insegnante sotto forma di bambino - si legge nel suo necrologio - Mallory ha insegnato come amarci l'un l'altro ed è stata d'ispirazione per tutti coloro che l'hanno incontrata. Era un'anima innocente e pura». Alcuni amici di famiglia hanno avviato una campagna su GoFundMe per aiutare la famiglia con le spese del funerale: l'obiettivo era ventimila dollari, ma in pochi giorni le donazioni hanno superato 70mila dollari che la famiglia ha intenzione di donare in beneficenza. Lunedì i suoi compagni di classe si sono presentati a scuola tutti vestiti di azzurro per ricordare la vitalità di Mallory e condannare il bullismo. «Non dimenticheremo mai il tuo sorriso» hanno scritto su uno striscione. Quel sorriso che, a causa dei bulli, si è spezzato troppo presto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero