Budelli, battaglia per la spiaggia gioiello. Spunta un una società romana

Budelli, battaglia per la spiaggia gioiello. Spunta un una società romana
Continua la lotta per la conquista di Budelli. Nella bagarre tra l'imprenditore australiano Michael Harte e lo Stato si aggiunge un terzo proprietario. Si tratta di una...

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Continua la lotta per la conquista di Budelli. Nella bagarre tra l'imprenditore australiano Michael Harte e lo Stato si aggiunge un terzo proprietario. Si tratta di una società romana che sostiene di aver comprato il 10% dei terreni della piccola isola nell'arcipelago di La Maddalena, nel nord Sardegna, famosa per la sua celebre «Spiaggia rosa».




Secondo quanto riportano oggi i quotidiani sardi, dopo che il 7 gennaio scorso, il presidente dell'ente Parco La Maddalena, Giuseppe Bonanno, depositò gli atti per l'esercizio del diritto di prelazione dell'isola di Budelli, l'amministratore neozelandese del Group Executive Enterprise Services, con interessi imprenditoriali in Svizzera, che a ottobre si era aggiudicato all'asta giudiziaria, per quasi tre milioni di euro l'isola di Budelli, si è opposto, con il suo staff di legali, al diritto di prelazione avanzato dallo Stato. Ora il caso - riporta La Nuova Sardegna - sarà discusso dal giudice delle esecuzioni in un'udienza che verrà fissata nei prossimi giorni dalla presidenza del tribunale. Ma c'è un'ulteriore novità. Secondo quanto scrive oggi L'Unione Sarda esiste un nuovo concorrente al proprietario neozelandese, che sostiene di avere le carte in regola per prendersi tutto. Si tratta dell'immobiliare romana Cofinance: i suoi legali hanno chiesto al Tribunale di Tempio Pausania di congelare il passaggio del bene allo Stato. Sostengono che la società romana, da otto anni, dispone del 10% della superficie dell'isola. Nella cancelleria di Tempio Pausania - spiega l'Unione Sarda - c'è l'atto di un notaio che sembra confermare il passaggio di Budelli dalla società immobiliare Nuova Gallura alla Cofinance, documenti che risalgono al 2005. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero