MILANO Il rischio di un altro, terribile incidente era elevatissimo: nella rotaia c’era un buco di dimensioni superiori ai tredici centimetri. Lo hanno individuato gli...
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ANALOGIE CON PIOLTELLO
Un caso che presenta analogie con l’incidente dello scorso 25 gennaio a Pioltello, nel milanese, dove nel cosiddetto «punto zero» si è staccato un pezzo di rotaia di 23 centimetri e ed è deragliato il treno 10452, causando tre morti e cinquanta feriti. Sull’ultimo episodio sta indagando la Procura di Monza e la Polfer è impegnata ad analizzare la parte di rotaia sopra il giunto in cattivo stato dove si è staccato un pezzo di oltre 13 centimetri. Tra l’altro, stando a quanto risulta, la Polfer non avrebbe ricevuto alcuna segnalazione quella sera della scoperta, verso le 19,30, della rotaia spezzata. Nel frattempo, i tecnici di Rete ferroviaria italiana sono intervenuti per ripristinare la linea e gli investigatori, soltanto la mattina dopo, hanno potuto andare a recuperare le parti della rotaia, senza poter effettuare un’analisi sulla tratta ferroviaria che era già stata rimessa a posto. Anche gli inquirenti milanesi probabilmente chiederanno di acquisire alcuni atti dell’indagine dei pm di Monza per una comparazione con quanto accaduto a Pioltello. Nell’ultimo accertamento della maxi consulenza sul disastro ferroviario, disposta dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, era emersa, tra l’altro, anche una micro frattura all’interno del giunto «gemello», ossia quello ritenuto in buono stato e che era posto alla stessa altezza sul binario rispetto alla giuntura in cattive condizioni. L’ultimo termine fissato per il deposito della consulenza scade a fine ottobre, ma certamente verrà prorogato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero