Bruxelles, il secondo attentatore della metro potrebbe essere lo stesso dell'aeroporto

Bruxelles, il secondo attentatore della metro potrebbe essere lo stesso dell'aeroporto
dal nostro inviato Renato Pezzini La polizia belga è molto indispettita per la fuga di notizie relativa alla presenza di...

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dal nostro inviato Renato Pezzini

La polizia belga è molto indispettita per la fuga di notizie relativa alla presenza di un secondo terrorista nella metropolitana di Maelbeek dove martedì sono morte almeno 17 persone per mano di un kamikaze – Khalid El Bakraoui – che si è fatto esplodere con una cintura esplosiva. L’indiscrezione avrebbe indebolito una pista di indagine che l’antiterrorismo stava seguendo nella speranza di riuscire a catturare il «secondo uomo» il quale, sentendosi ora braccato, si sarebbe già dato alla fuga.

La polizia è convinta che sia ancora vivo e che quindi non faccia parte delle vittime non identificate della metropolitana. Alla stazione di Maelbeek, infatti, il complice – o forse il capo – di Khalid El Bakraoui non sarebbe mai arrivato. Le telecamere di sorveglianza della linea 5 della metro hanno infatti immortalato l’incontro  fra colui che si apprestava a farsi saltare in aria e il suo complice alla stazione di Petillon. Il «secondo uomo» aveva un grande zaino in spalla, ha confabulato con Khalid per qualche minuto dopodiché si è accertato che il kamikaze salisse sul convoglio diretto verso Maelbeek ed è risalito in superficie. Da quel momento si sono perse le sue tracce.

La polizia sostiene di non aver ancora dato un nome allo sconosciuto, ma non è escluso che invece sia già stato identificato e la cosa venga tenuta segreta non solo per non metterlo in allarme, ma anche per non spaventare la rete di complicità di cui i terroristi di Bruxelles hanno goduto e di cui continuano a godere.


C’è anche una ipotesi che, per quanto improbabile, non viene scartata dagli inquirenti. E che cioè il terrorista sopravvissuto alla strage dell’aeroporto sia lo stesso che poi alla stazione di Petillon ha dato le istruzioni finali a Khalid. L’esplosione nello scalo aereo è delle 7.58. Il «secondo uomo» potrebbe aver fatto in tempo ad allontanarsi per tornare verso il centro città ed essere a Petillon intorno alle 8.55, l’ora in cui sarebbe avvenuto l’incontro con il kamikaze che poi, alle 9.11, si è fatto saltare in aria alla stazione di Maelbeek.


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Il Messaggero