Bruxelles, mappe e foto dell'ufficio del premier nel computer dei terroristi: era un bersaglio

L'ufficio e la residenza del premier belga figurano tra i bersagli potenziali identificati dalle cellule terroristiche che le forze dell'ordine locali stanno cercando di...

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L'ufficio e la residenza del premier belga figurano tra i bersagli potenziali identificati dalle cellule terroristiche che le forze dell'ordine locali stanno cercando di smantellare. Lo scrive sul sito L'Echo, citando diverse fonti secondo cui informazioni precise riguardanti il 16, rue de la Loi, dove ha sede l'ufficio del primo ministro e il Lambermont, la residenza del capo del governo belga, sono state trovate nel computer di uno dei terroristi. Anche 'Tijd' e 'De Morgen' riportano la notizia, secondo RTBF, che parla di mappe e foto del 16 rue de la Loi. Quando gli agenti hanno perquisito il covo di rue Max Roos a Scharbeek, dove sono stati confezionati gli esplosivi, si legge su L'Echo, hanno trovato anche del materiale informatico, tra cui un computer che conteneva - così aveva detto la settimana scorsa il procuratore federale Frédéric Van Leeuw - informazioni «interessanti». Nella stessa occasione era stata trovata una testimonianza (una specie di testamento) del kamikaze di Zaventem Ibrahim El Bakraoui. Il jihadista diceva di «non sapere più cosa fare». Copie di quel materiale informatico e cellulari trovati durante l'inchiesta sono stati messi a disposizione del FBI perché possa fornire assistenza ai responsabili delle indagini.


Ma quel materiale rivela anche numerosi dettagli sui potenziali bersagli per attacchi terroristici: così, si legge, secondo diverse fonti affidabili un dossier in particolare riguarda il 16, rue de la Loi. Informazioni abbastanza precise e relativamente dettagliate sul «16» ma anche sul Lambermont, situato a qualche centinaia di metri di distanza, sono state ritovate in un computer. Secondo altre informazioni, fotografie degli edifici sono state rinvenute sul computer dagli inquirenti. Il Lambermont è situato a due passi dall'ambasciata americana. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane verranno dunque ulteriormente rafforzate le nuove misure urgenti a protezione dei siti sensibili: anche i presidenti di Camera e Senato, Siegfried Bracke e Christine Defraigne, hanno reso noto che la sede del parlamento belga, Palais de la Nation, sarebbe sottoposta a protezione rafforzata. «Abbiamo ricevuto informazioni circa una minaccia mirata», ha confermato Christine Defraigne, senza precisare se tali informazioni provenissero o meno dal covo di Scharbeek. Nel covo di rue Max Roos sono stati trovati tra gli altri 15 chilogrammi di esplosivo TATP, 150 litri di acetone, 30 litri di acqua ossigenata, detonatori, una valigia piena di chiodi e viti e materiale destinato alla messa a punto di congegni esplosivi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero