L'ufficio e la residenza del premier belga figurano tra i bersagli potenziali identificati dalle cellule terroristiche che le forze dell'ordine locali stanno cercando di...
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Ma quel materiale rivela anche numerosi dettagli sui potenziali bersagli per attacchi terroristici: così, si legge, secondo diverse fonti affidabili un dossier in particolare riguarda il 16, rue de la Loi. Informazioni abbastanza precise e relativamente dettagliate sul «16» ma anche sul Lambermont, situato a qualche centinaia di metri di distanza, sono state ritovate in un computer. Secondo altre informazioni, fotografie degli edifici sono state rinvenute sul computer dagli inquirenti. Il Lambermont è situato a due passi dall'ambasciata americana. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane verranno dunque ulteriormente rafforzate le nuove misure urgenti a protezione dei siti sensibili: anche i presidenti di Camera e Senato, Siegfried Bracke e Christine Defraigne, hanno reso noto che la sede del parlamento belga, Palais de la Nation, sarebbe sottoposta a protezione rafforzata. «Abbiamo ricevuto informazioni circa una minaccia mirata», ha confermato Christine Defraigne, senza precisare se tali informazioni provenissero o meno dal covo di Scharbeek. Nel covo di rue Max Roos sono stati trovati tra gli altri 15 chilogrammi di esplosivo TATP, 150 litri di acetone, 30 litri di acqua ossigenata, detonatori, una valigia piena di chiodi e viti e materiale destinato alla messa a punto di congegni esplosivi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero