Era una sera di primavera quando Brittanee Drexel, 17enne di Rochester, sparì nel nulla. Da quel 25 aprile 2009 sono trascorsi 2.683 giorni, ma di lei nessuna traccia. Per...
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Il giorno della sua scomparsa Brittanee era in vacanza con un gruppo di amici a Myrtle Beach, Carolina del Sud. L'ultima volta è stata vista al Blue Water Resort. Poi ha deciso di tornare da sola in stanza al Bar Harbor Hotel: è in quei due chilometri che si nasconde la verità sulla sua scomparsa. Alle 21 la ragazza ha lasciato l'albergo, ma non è mai arrivata al suo hotel. Cosa sia successo in quel tratto di strada trafficato è un mistero ancora oggi senza risposta.
Adesso i primi dettagli su quello che potrebbe esserle accaduto emergono da un resoconto dell'agente federale Gerrick Munoz di cui sono venuti in possesso The Post e Courier of Charleston: in quelle pagine, stilate grazie a un detenuto che sostiene di essere stato presente all'uccisione della ragazza, potrebbe esserci la chiave di volta del giallo.
Taquan Brown, di Walterboro, che sta scontando una condanna a 25 anni per omicidio volontario, ha raccontato di essere andato in un magazzino isolato nell'area di McClellanville nei giorni successivi al rapimento: quando è entrato ha visto diversi uomini, e in particolare Timothy Da'Shaun Taylor, «violentare Brittanee Drexel». Poi la ragazza sarebbe stata freddata con due colpi di pistola e gettata in un laghetto infestato da alligatori. La polizia è già all'opera per verificare la veridicità del racconto e sta ispezionando l'area dove sono presenti oltre 40 laghetti dove potrebbero trovarsi i resti di Brittanee. Solo allora anche l'ultimo barlume di speranza per la famiglia si spegnerà per sempre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero