Se la Brexit si votasse oggi, cosa farebbe Theresa May? La premier britannica è da mesi come garante della volontà popolare espressa dal referendum sulla Brexit...
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«Ho votato Remain per ragioni che allora ritenevo buone, ma le circostanze cambiano», si é limitata ad aggiungere sibillina. Un modo per evitare d'approfondire le divisioni nel suo partito e nel suo governo, secondo alcuni. Un elemento d'ambiguità, secondo altri. Non solo. May ha anche evitato di confermare le garanzie già promesse sul mantenimento post Brexit dei diritti dei cittadini Ue residenti nel Regno, nel caso di un divorzio da Bruxelles «senza accordo». Oggi, nel corso del Question Time alla Camera dei Comuni, il primo ministro ha detto che, comunque, nel caso in cui non si raggiungesse l'intesa con Bruxelles, il governo dovrà trattare direttamente coi singoli Paesi Ue sui diritti dei cittadini comunitari e degli “expat” britannici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero