Il gup del Tribunale di Firenze, Fabio Frangini, ha rinviato a giudizio i quattro carabinieri e i tre soccorritori del 118, volontari della Croce Rossa, accusati di omicidio...
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Uno dei carabinieri è accusato anche per il reato di percosse. Il processo è stato fissato per il prossimo 11 giugno. La decisione del giudice per l'udienza preliminare è stata accolta con soddisfazione dai familiari di Magherini, presenti al Palazzo di Giustizia di Firenze con un gruppo di amici, che si sono lasciati andare alla commozione e agli applausi.
Gli amici della vittima davanti all'aula. «Via la divisa» e «Ora in galera». È quanto hanno gridato alcuni degli amici di Riccardo Magherini quando, davanti all'aula del gup a Firenze, è stato loro annunciato il rinvio a giudizio dei sette imputati: quattro carabinieri e tre volontari della Croce rossa.
La difesa dei carabinieri. «È cristallizzata la responsabilità colposa, quindi che non ci sono stati pestaggi nè comportamenti dolosi». Lo ha detto l'avvocato Francesco Maresca, difensore dei quattro carabinieri rinviati a giudizio dal gup di Firenze per omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini, deceduto durante un arresto. «Siamo sereni - ha aggiunto - Gli imputati, che erano in aula, hanno accettato il rinvio a giudizio». Il legale dei Magherini, l'avvocato Fabio Anselmo, ha ricordato che il codice vieta l'arresto di persone incapaci di intendere e volere. «In aula ha detto che Magherini era malato - ha spiegato Maresca - ma, che io sappia, non aveva forme patologiche di malattia, aveva assunto cocaina».
Ilaria Cucchi. Il rinvio a giudizio dei carabinieri e dei soccorritori accusati di omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini è «importantissimo. Sono emozionata e commossa come se questa vicenda riguardasse me». Lo ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, oggi in tribunale a Firenze per manifestare vicinanza alla famiglia Magherini. «Da come ho vissuto la giustizia mi aspettavo di tutto - ha aggiunto -. Ai Magherini dico di tenere duro e di andare avanti. In queste aule sentiranno dire tante cose non vere e ingiuste su Riccardo, ma loro devono andare avanti. L'attenzione mediatica è importante, per far capire come stanno davvero le cose». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero