Bologna, vuole ibernare la madre morta e litiga con la sorella: scatta l'intervento dei carabinieri

Bologna, vuole ibernare la madre morta e litiga con la sorella: scatta l'intervento dei carabinieri
Lite furiosa in famiglia per la criogenesi della mamma morta. No, non è la trama di un thriller fanta-scientifico. E' successo a Bologna, dove una lite violenta,...

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Lite furiosa in famiglia per la criogenesi della mamma morta. No, non è la trama di un thriller fanta-scientifico. E' successo a Bologna, dove una lite violenta, avvenuta per strada, tra due sorelle russe, ha svelato un insolito retroscena ai carabinieri, accorsi dopo essere stati chiamati dai passanti. Dopo aver "sedato" la furiosa discussione tra sorelle, i militari hanno accertato che le due, di nazionalità russa e residenti a Bologna, tenevano a casa il cadavere della madre. Era morta da tre giorni. Una figlia voleva cremare il corpo per poi portare le ceneri in patria, l'altra invece voleva ricorrere all'ibernazione. In Russia, infatti, c'è l'unica società che in Europa offre il servizio di ibernazione del corpo dopo il decesso. I carabinieri sono andati nella casa delle due dove effettivamente hanno trovato il corpo della madre circondato, soprattutto nella zona della testa, da apposite sacche di ghiaccio.


Nell'abitazione c'era il kit per l'ibernazione. Il Pm di turno, Roberto Ceroni, ha disposto il trasferimento del corpo al Dos (deposito osservazione salme), dove si è poi presentata una delle figlie per portare altro ghiaccio, perchè - a suo dire - le celle frigorifere che custodiscono i corpi non sono sufficienti per l'ibernazione. L'autorità giudiziaria, dimostrando buon senso, ha acconsentito all'aggiunta del ghiaccio, e rilascerà il nulla osta per riportare la salma in patria. A fornire l'ibernazione è la società KrioRus. La crionica, ovvero l'ibernazione del corpo dopo il decesso, è un servizio che negli Stati Uniti è diffuso da tempo, mentre in Europa è possibile - appunto - solo grazie alla KrioRus. Il motivo? «Il defunto riposa in una clinica. Un domani non si sa mai». Se lo sapesse Isaac Asimov.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero