Bologna, uccide la madre a coltellate e lascia sul suo corpo un biglietto: «La odio»

Bologna, uccide la madre a coltellate e lascia sul suo corpo un biglietto: «La odio»
Un biglietto in cui esprime il proprio odio per la madre e annuncia che si toglierà la vita in carcere. Lo ha scritto Mauro Di Martino e lo hanno trovato ieri sera i...

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Un biglietto in cui esprime il proprio odio per la madre e annuncia che si toglierà la vita in carcere. Lo ha scritto Mauro Di Martino e lo hanno trovato ieri sera i poliziotti sul corpo di Patrizia Gallo, riversa su una sedia nella sala da pranzo dell'appartamento in via Caduti e dispersi in guerra a Bologna doveva viveva con il figlio, che ha confessato l'omicidio. Prima Di Martino ha chiamato lui stesso il 113, quindi ha più tardi ribadito le ammissioni nell'interrogatorio, durante la notte negli uffici della squadra mobile alla presenza del dirigente Luca Armeni e del Pm Michela Guidi. La donna è stata colpita con oltre 20 coltellate, al torace, al petto e anche alla gola. Di Martino, arrestato per omicidio aggravato, era uscito dal carcere circa otto mesi fa, dove si trovava da cinque anni in cui aveva scontato un cumulo di pena. Ha precedenti per reati contro il patrimonio.


È emerso che l'arrestato aveva un rapporto conflittuale con la donna, che non lo voleva più in casa. I litigi continui tra i due derivavano anche dal fatto che la madre non sopportava che il figlio assumesse droga e riteneva avesse bisogno di essere seguito dal punto di vista psichico. Una sorta di pressione che avrebbe provocato in lui un accumulo di risentimento, che ha portato al gesto di ieri sera. In passato l'uomo aveva tentato il suicidio. (ANSA).
Ha ucciso la madre con una decina di coltellate, nell'appartamento della periferia di Bologna che condivideva con lei, poi ha chiamato la Polizia per consegnarsi. È successo ieri sera. Maurizio Di Martino, 36 anni a quanto pare con problemi di droga, è ora in carcere con l'accusa di omicidio. La donna, Patrizia Gallo, 52 anni, è stata trovata dai primi agenti intervenuti nella sala da pranzo di una casa Acer in via Caduti e dispersi in guerra, zona Savena, colpita più volte con un coltello da cucina.


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Il Messaggero