Il bambino libanese di 2 anni morto sul volo di trasferimento da Beirut in Italia, era atteso a Fiumicino da un'ambulanza che lo avrebbe portato al Bambino Gesù di Roma...
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Da alcuni anni è attiva una collaborazione con l'Ospedale Hotel Dieu de France di Beirut per la cura dei bambini affetti da ossalosi. Fino ad ora quattro pazienti pediatrici libanesi sono stati trasferiti a Roma e sottoposti con successo a trapianto sequenziale di fegato e rene o a trapianto combinato, contemporaneo, di fegato e rene. Il piccolo era affetto da iperossaluria primitiva, forma severa di una malattia metabolica rara nota come ossalosi (frequenza compresa tra 1 caso ogni 100.000 abitanti e 1 ogni 333.000) e caratterizzata dall'accumulo, in vari organi e tessuti, di ossalato di calcio. Il deposito di ossalato di calcio a livello renale comporta la formazione di calcoli che causano ostruzioni o infezioni delle vie urinarie e danno renale permanente, con necessità di dialisi. La sintomatologia delle forme più gravi comprende, oltre all'insufficienza renale, anche alterazioni delle ossa che possono compromettere la crescitadi statura del bambino e favorire la comparsa di fratture per traumi di intensità minima. In questi casi, il percorso terapeutico prevede il doppio trapianto, contemporaneo o sequenziale, di fegato e rene: il trapianto del fegato permette di guarire il difetto metabolico, quello del rene di ripristinare la funzione renale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero