Nonostante un intervento, nel disperato tentativo di salvare l'arto alla bambina leccese di tre anni azzannata martedì scorso da un pitbull, i medici non hanno potuto far...
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Le mascelle del pitbull - che era sfuggito al controllo di un parente - hanno causato ferite profonde e vaste, che hanno spappolato l'arto alla bambina. Il trasporto d'urgenza al Vito Fazzi non è bastato per evitare alla piccola le conseguenze più terribili: ieri i medici hanno deciso per un secondo intervento. La bambina è attualmente fuori pericolo.
Nelle prossime ore sara' trasferita dalla Rianimazione alla Pediatria dove resterà in osservazione prima di iniziare la riabilitazione. «È stata dura. Non nego di aver anche pianto - ha sottolineato Rollo - è stata l'esperienza più brutta della mia vita che non auguro neppure al peggior nemico. Abbiamo sperato fino all'ultimo, abbiamo tentato l'impossibile, ma sapevano che le possibilità di successo erano ridottissime».
Lo zio della bimba, un giovane di 20 anni con precedenti di polizia, è indagato per omessa custodia dell'animale che è stato ricoverato, su disposizione del pm Giovanni Gagliotta, nel canile comunale di Lecce. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero