Forza Italia, Brunetta e Romani offrono le dimissioni, ma Berlusconi dice no

Forza Italia, Brunetta e Romani offrono le dimissioni, ma Berlusconi dice no
Ricompattare il partito, dopo gli strappi che hanno contrassegnato i passaggi dell'elezione del presidente della Repubblica, ma anche decidere se portare avanti e come il...

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Ricompattare il partito, dopo gli strappi che hanno contrassegnato i passaggi dell'elezione del presidente della Repubblica, ma anche decidere se portare avanti e come il patto per le riforme con Matteo Renzi. È l'obiettivo che Berlusconi con la riunione a palazzo Grazioli del comitato di presidenza di Fi.


Silvio Berlusconi carica i suoi. Al comitato di presidenza di Forza Italia avrebbe assicurato che Forza Italia può tornare maggioranza, «noi possiamo tornare a governare questo Paese». Il Cav avrebbe invitato tutti a lavorare sul territorio per riconquistare almeno una parte di quei 24mln di italiani che si sono astenuti e non sono andati a votare alle ultime elezioni. Silvio Berlusconi, raccontano fonti azzurre, si sarebbe scusato per aver convocato l'ufficio di presidenza ristretto, spiegando che la decisione è stata presa perchè ha voluto accogliere le osservazioni che Raffaele Fitto gli ha fatto durante il colloquio di ieri sera a palazzo Grazioli. Silvio Berlusconi, riferiscono sempre fonti azzurre, avrebbe poi respinto le dimissioni date in blocco dai vertici di Forza Italia, confermano loro la piena fiducia.



È intimamente convinto che Forza Italia possa tornare maggioranza. E soprattutto, Silvio Berlusconi è fiducioso di poter recuperare il 50 per cento degli italiani che non è andato a votare alle ultime elezioni, visto che quelli di sinistra, come sempre, vanno sempre a esprimere la loro preferenza nelle urne. D




Alle 13 si è riunita alla Camera la conferenza dei capigruppo per stabilire il programma di febbraio e marzo e il calendario dei lavori del mese in corso. Stop di qualche giorno nell'esame del ddl costituzionale sul Bicameralismo e Titolo V. In aula, infatti, non sono previste votazioni nè esami di provvedimenti ma solo lo svolgimento di interpellanze e interrogazioni. Intanto, sempre a Montecitorio, la commissione Lavoro è impegnata nell'esame del decreto applicativo sul jobs act. L'assemblea del Senato è impegnata oggi in una serie di ratifiche di accordi internazionali di varia natura.



Silvio Berlusconi ha rinviato poi a «data da destinarsi» l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari di Fi, prevista per le 15. La comunicazione è arrivata via sms sui cellulari di deputati e senatori azzurri. Era prevista la discussione delle prossime mosse politiche sulle riforme costituzionali, la politica economica del governo e, soprattutto, il futuro di Fi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero