Berlusconi ad Atreju: «Le riforme? Un pasticcio che porta a una deriva autoritaria»

Berlusconi ad Atreju: «Le riforme? Un pasticcio che porta a una deriva autoritaria»
«Un pasticcio che può essere molto pericoloso», una «pericolosa deriva autoritaria». Così il leader di Fi Silvio Berlusconi intervistato da Nicola Porro sul palco di Atreju,...

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«Un pasticcio che può essere molto pericoloso», una «pericolosa deriva autoritaria». Così il leader di Fi Silvio Berlusconi intervistato da Nicola Porro sul palco di Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia, a proposito delle riforme, dopo aver denunciato che in Italia ci sono stati «quattro colpi di Stato» che il governo non è «eletto democraticamente» e dunque che l'Italia «non è in questo momento un paese democratico».




Berlusconi ha aggiunto che nel 2011 «il mio governo cadde per la regia di Napolitano».



Le primarie sono un sistema «utile» quando ci sono «tutte seconde file», perchè «se c'è un leader chiaro e accettato da tutti non servono», ha continuato Berlusconi, che alla domanda se veda un leader forte nel centro destra, ha risposto scherzando: «Qualche volta, guardandomi allo specchio...». Poi, più serio ha aggiunto: «Le primarie sono uno strumento accoglibile, plausibile, se non c'è un leader carismatico» perchè altrimenti non servono.



Poi l'ex premier non ha risparmiato una "frecciata" a chi ha deciso di lasciare Forza Italia: «Per quelli che se ne vanno: Evviva, deo gratias. I mestieranti che non fanno politica per passione finalmente sono scesi da Forza Italia. Adesso in Forza Italia sono rimasti quelli che, a partire dal '94, sono scesi in campo con me, con la stessa passione e lo stesso entusiasmo, per servire questo Paese, per sottrarlo ad una sinistra che ha ancora le radici che si fondano nell'ideologia più criminale e disumana della storia dell'uomo, che è il comunismo. È una sinistra che a me continua a far paura».



Berlusconi ha quindi parlato del leader della Lega Nord, Matteo Salvini: «Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia della gente» è «molto utile al centrodestra uno come Salvini». Sulla vicenda dei nomadi, ha poi però aggiunto l'ex premier, sono «in dissenso con Salvini perchè lui pensa che si possa risolvere il problema con le ruspe, ma non è così semplice».



Infine Berlusconi ha anche "spezzato una lancia" per il suo amico Vladimir Putin: «Non è un comunista, anzi ha introdotto nel suo paese una larga e diffusa democrazia, è rispettoso degli altri ed è veramente un democratico. Oggi è indubitabilmente il numero uno fra i leader internazionali».



Biancofiore:
«Berlusconi resta un figo irraggiungibile». «Ascoltare Silvio Berlusconi alla kermesse di Giorgia Meloni Atreju, fa venire voglia di scendere subito in campagna elettorale per portarlo di nuovo al governo del Paese». Lo afferma Michaela Biancofiore, deputata di Forza Italia. «In una forma straordinaria, la consueta solarità e la simpatia contagiosa, si è rivelato ai giovani di Atreju usando un linguaggio giovane, un figo irraggiungibile per qualunque leader o aspirante tale si agiti nel Paese. Una competenza ed una lucidità mentale - prosegue la parlamentare - che non conosce pari, affatto involutesi nonostante gli affronti politici subiti, dai colpi di stato ai tradimenti hanno convinto tutti coloro che lo hanno ascoltato, che una volta scagionato dalla Corte Europea dei diritti degli uomini e una volta rimesso mano al partito attraverso persone serie e leali, ricondurrà il centro destra al governo». «E come istrione - conclude l'esponente azzurra - batte Renzi 10 a uno, lo specchio poi... non mente mai e si possono mettere biglietti in prevendita a prezzi straordinari per il primo faccia a faccia elettorale fra i due». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero