Parigi, il Bataclan riprende vita a due anni dall'attentato, il direttore: sala piena al 90%

Simbolicamente ha già riaperto lo scorso anno, con il concerto di Sting alla vigilia del primo anniversario degli attacchi terroristici che colpirono Parigi e lo Stade de...

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Simbolicamente ha già riaperto lo scorso anno, con il concerto di Sting alla vigilia del primo anniversario degli attacchi terroristici che colpirono Parigi e lo Stade de France. Ma solo ora, a due anni dalla strage che provocò 130 morti il 13 novembre del 2015, il Bataclan ha terminato la sua convalescenza e ha ripreso vita ospitando vari artisti, tra cui Francesco De Gregori, lo scorso 20 ottobre.


«I mesi che hanno seguito la riapertura sono stati piuttosto difficili in termini di programmazione e gli spettacoli sono stati riproposti gradualmente», ha spiegato Jules Frutos, co-direttore della storica «sala da spettacolo» di Parigi. «Abbiamo avuto un certo numero di rappresentazioni nel primo trimestre del 2017, ma sono state ben al di sotto di un primo trimestre tradizionale», ha detto, aggiungendo che un evento «viene programmato sei, nove, dodici mesi prima». Ma se da una parte, il numero di spettacoli tenuti al Bataclan è sceso di circa il 20% negli ultimi dodici mesi, d'altra il tasso di partecipazione, con la sala piena al 90%, è stato «molto soddisfacente».

 

Il Bataclan è stato ristrutturato e ricostruito praticamente uguale a prima, con una capienza da 1.500 a 1.700 persone. Ma nel frattempo è cresciuta la concorrenza con altre importanti sedi parigine come La Cigale, Olympia e Trianon, a cui si è aggiunta la riapertura dell'Elysée Montmartre e della Salle Pleyel nel settembre del 2016. 
 
«L'offerta è più importante, il contesto economico è iper-teso. Ma questo è buono, ci obbliga a reagire», dice Frutos, ammettendo che «la vera preoccupazione era il pubblico». «Temevamo un blocco, volevamo vedere come il pubblico si sarebbe comportato, se avrebbero avuto la sensazione di sentirsi a proprio agio. Ora non abbiamo paura di questo, anche se ci sono tragedie come l'attacco di Manchester al concerto di Ariana Grande, che possono riportarci a quello che è successo a casa nostra».


Dal giorno della sua riapertura, la polizia staziona 24 ore su 24 nei pressi della sala. «Siamo tra i luoghi sensibili per i quali viene attivata una mobilitazione. Abbiamo parlato molto con gli agenti, in modo che il dispositivo di sicurezza sia meno visibile che all'inizio», afferma Frutos. Quanto alla biglietteria, il ritorno alla normalità è confermato, dato che per il primo trimestre del 2018 sono in programma circa cinquanta spettacoli. Una buona media, secondo il manager per il quale «l'anno prossimo sembra piuttosto buono». «Siamo in una fase che abbiamo tardato a trovare. D'ora in poi, affronteremo problemi normali, quelli che incontriamo nel lavoro quotidiano».
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Il Messaggero