Il cardinal Bassetti: «Gli italiani non sono razzisti ma paralizzati dalla paura, stop caporalato»

Il cardinal Bassetti: «Gli italiani non sono razzisti ma paralizzati dalla paura, stop caporalato»
«Io ormai ho vissuto tutta la mia vita in questo ministero di sacerdote, e il popolo italiano nella sua base non è razzista: il popolo italiano, la nostra gente,...

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«Io ormai ho vissuto tutta la mia vita in questo ministero di sacerdote, e il popolo italiano nella sua base non è razzista: il popolo italiano, la nostra gente, è terribilmente impaurita, e per quello che vede e perché non si sente protetta. Allora la paura è terribile, perché la paura porta la paralisi, la paura ti chiude non più ad accogliere l'altro se ne ha bisogno ma a difenderti dall'altro». Così il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, rispondendo ai giornalisti se l'Italia stia diventando un Paese sempre più razzista. ««I problemi vanno chiamati col loro nome - ha proseguito Bassetti a margine di una presentazione -, vanno risolti come devono essere risolti senza essere dei faciloni. Ma noi soprattutto che abbiamo questo compito di Chiesa di educare dobbiamo liberare, soprattutto la nostra gente, dalla paura. E allora forse si può cominciare questo dialogo».


«Io non giudico le istituzioni - ha aggiunto il presidente dei vescovi italiani -, dico che la nostra gente viene da tutti noi che abbiamo compiti istituzionali, anche io sono un'istituzione religiosa, ma occorre liberare dalla paura perché ti porta a difenderti dall'altro fino a vedere anche un nemico nell'altro. Se a un certo momento noi non partiamo da questa comune umanità che ci affratella tutti, sarà molto difficile che riusciamo a uscire da queste difficoltà». E sul fenomeno del caporalato, il numero uno della Cei ha spiegato: «Sdegno per questa vita da topi, bisogna fare giustizia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero