L'imam di Ripoll Abdelbaki es Satty aveva un biglietto aereo a suo nome con destinazione Bruxelles. È quanto riporta la stampa belga. Il biglietto è stato...
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Le autorità marocchine intanto hanno arrestato due persone sospettate di legami con la cellula che tra giovedì e venerdì ha seminato morte e panico a Barcellona e Cambrils. Lo ha riferito la tv pubblica marocchina '2M'. Secondo l'emittente, un 28enne che in passato ha vissuto 12 anni a Barcellona è stato arrestato a Nador, località non lontana dall'enclave spagnola di Melilla. È sospettato di legami con il sedicente Stato islamico (Is) e di aver pianificato un attacco contro l'ambasciata spagnola a Rabat. Il secondo sospetto è finito in manette a Oujda, città marocchina situata nei pressi del confine con l'Algeria. L'uomo aveva vissuto a Ripoll, la località della Spagna nordorientale dove vivevano quasi tutti i ragazzi della cellula terroristica che ha eseguito l'attacco a Barcellona.
I terroristi della cellula di Ripoll attendevano che l'esplosivo artigianale Tatp asciugasse nel covo di Alcanar per attaccare la Sagrada Famiglia, ha detto negli interrogatori Mohamed Houli, arrestato dopo l'esplosione della base operativa dei jihadisti. Houli, che collabora ora con gli inquirenti, ha spiegato che altri membri della cellula gli avevano detto che gli esplosivi ancora non erano pronti perché dovevano asciugare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero