Agguato a Napoli, ucciso il boss dei Barbudos

Agguato a Napoli, ucciso il boss dei Barbudos
Ucciso ieri a Ponticelli, Raffaele Cepparulo era uno dei capi dei Barbudos, il gruppo di fuoco celebre per il look islamico con la barba folta (e i tatuaggi degli affiliati al...

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Ucciso ieri a Ponticelli, Raffaele Cepparulo era uno dei capi dei Barbudos, il gruppo di fuoco celebre per il look islamico con la barba folta (e i tatuaggi degli affiliati al clan uccisi) che puntava al controllo del malaffare tra i vicoli del centro storico, da sempre in guerra con i Giuliano-Sibillo. 

 
Insieme con Salvatore Basile, Agostino Riccio e Francesco Spina, Cepparulo fu arrestato ad aprile dell'anno scorso e scarcerato a ottobre per decorrenza dei termini. L'indagine che li vede protagonisti scattò all'indomani dell'omicidio di Gianmarco Labiase, assassinato in un circolo ricreativo di Ponticelli l'1 marzo 2015, e si inquadrava nei complessi scenari camorristici che stanno caratterizzando la guerra scatenata tra opposte fazioni per il controllo del traffico di droga e del racket nel centro storico di Napoli. 

Stando alle indagini, uno dei loro obiettivi del commando era proprio Emanuele Sibillo. I presunti killer sapevano che era solito muoversi a bordo di una Panda verde e avevano aperto una caccia all'uomo. In quel caso, però, la legge riuscì ad arrivare in tempo per sventare quei piani criminali.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero