Quello del pilota d'aereo è un lavoro di grande responsabilità , trasportare ogni giorno migliaia di passeggeri da una parte all'altra del cielo, comporta...
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Si tratta di Chad e del capitano Jim, che nell'ultimo volo della giornata del 24 dicembre hanno fatto la tratta Atlanta Macon, un viaggio breve di appena 40 minuti in Georgia. Chad ha raccontato cosa è accaduto quel giorno, come riporta Allt Inför Semestern: «Erano le 19:30 di sera della vigilia di Natale, ma invece di stare a casa con mia mamma e cenare insieme, ho volato per portare a casa altre persone». Quando l'aereo ha cominciato a riempirsi, Chad ha sentito qualcuno muoversi alle sue spalle: si trattava di Sam, un bambino di dieci anni. Il bambino, scoperto, si è allontanato, ma il pilota lo ha richiamato in cabina: «Mi ricordo molto bene la prima volta che sono andato in un aereo e ho guardato dentro, dove i piloti erano seduti. Il pannello interno illuminato come un albero di Natale e non vedevo l'ora di iniziare una scuola per piloti».
Ed è stato così che Chad ha cominciato a spiegare al piccolo passeggero la funzione di ogni pulsante, fino a quando non lo ha fatto sedere al posto del capitano Jim. Al suo arrivo, il legittimo occupante del sedile non si è arrabbiato, ma ha chiesto gentilmente di poter prendere posto e cominciare le operazioni di decollo. E' stato in quel momento che il bambino ha ricevuto un regalo ancor più bello di quanto potesse mai immaginare: Chad e Jim hanno permesso a Sam di muovere una leva per avviare l'aereo. Al rombo dei motori il bambino è esploso dalla felicità, per poi essere riaccompagnato al suo posto e proseguire il volo. Dopo 40 minuti l'aereo era arrivato a destinazione, i passeggeri pronti a tornare a casa dalle loro famiglie e festeggiare il Natale.
La mattina dopo Chad e Jim erano di nuovo pronti a fare il tragitto inverso, Macon Atlanta, ma prima che cominciassero le operazioni di decollo un'assistente di volo ha portato loro una scatola di biscotti: erano da parte della mamma di Sam. "Voleva ringraziarvi per ieri, ha detto che il figlio non riusciva a smettere di parlarne", ha spiegato la hostess.
Dopo aver assaggiato un biscotto fatto in casa, Jim ha cominciato a leggere una lettera attaccata alla scatola:
«Ciao! Grazie per aver permesso a Sam di stare con voi in cabina ieri. Sam ha il cancro ed è stato sottoposto a chemioterapia a Memphis. Questa è la prima volta che torna a casa da quando ha iniziato il trattamento. Nel viaggio d'andata abbiamo preso l'auto, ma siccome ama gli aerei abbiamo deciso di farlo volare fino a casa. Non siamo sicuri che potrà farlo di nuovo: secondo il suo medico gli restano pochi mesi di vita. Ha sempre sognato di diventare un pilota, non pensava che un volo con i vostri aerei "piccoli" potesse essere divertente, ma gli avete fatto il miglior regalo di Natale che si possa immaginare. In pochi minuti, il suo sogno si è avverato, grazie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero