Bambina di 10 anni violentata dal patrigno dà alla luce un bimbo negli Usa: la madre sapeva tutto ma non ha denunciato il compagno

Bimba resta incinta e partorisce a 10 anni, violentata dal fidanzato della mamma: lei sapeva e non ha detto nulla
Una bambina di 10 anni è stata violentata ed è restata incinta partorendo poi un bimbo. L'autore dello stupro, avvenuto a più riprese, è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una bambina di 10 anni è stata violentata ed è restata incinta partorendo poi un bimbo. L'autore dello stupro, avvenuto a più riprese, è il fidanzato della madre della bambina. La donna ha confessato di avere saputo delle violenze, ma di non aver voluto denunciare il proprio compagno. L'uomo, 36 anni, è stato condannato a 160 anni di prigione, la mamma della bimba dovrà invece scontare 20 anni oltre a 5 libertà vigilata. 







La piccola, ora 12enne e mamma di un bimbo, aveva raccontato tutto alla madre che era a conoscenza anche della gravidanza della figlia. Ma lei invece di cacciarlo e denunciarlo alla polizia ha permesso che restasse a vivere nella loro casa nell'Indiana, negli Stati Uniti. L'agghiacciante storia è stata raccontata dal Ny Post. 

La figlia è stata data in affidamento e il bimbo che ha dato alla luce è stato dato in adozione. Non dovrà testimoniare in virtù della confessione della mamma che ha reso possibile la condanna del fidanzato a 160 anni di prigione in seguito a 10 capi di accusa per pedofilia. 

La sostituta procuratrice della contea di Grant, Lisa Glancy, ha dichiarato di essere felice per il bene della vittima che la donna si sia dichiarata colpevole evitando di esporla in tribunale e rivivere i drammi vissuti nella sua casa. «Ora è in affidamento in un posto che le permetterà di ripartire e condurre una vita il più normale possibile», ha detto.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero