L'America scende in strada, in un fiume di proteste che attraversa il Paese al grido di «giustizia per Freddie Gray». Ancora a Baltimora, dove a migliaia hanno marciato fino...
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È però a New York che sale la tensione: una grande folla ha cominciato nel tardo pomeriggio a sfilare da Union Square, nel cuore di Manhattan, contro la violenza della polizia. Poi la protesta si è estesa: un corteo si è sviluppato anche lungo la Fifth Avenue, per poi invadere quasi interamente Times Square. «Vogliono andare avanti tutta la notte», riferiscono alcuni media. La polizia nella Grande Mela è entrata però in azione fin da subito. In serata ha bloccato l'Holland tunnel che collega Manhattan al New Jersey, mentre gli arresti sono stati numerosi. A fine serata se ne contano almeno 60.
A Baltimora intanto è scattato nuovamente il coprifuoco, alle 22 in punto (ora locale) e fino alle cinque del mattino. Ma già pochi minuti dopo l'entrata in vigore del divieto la situazione appariva sotto controllo. Anche all'intersezione simbolo dei disordini che lunedì hanno incendiato la città, tra Pennsylvania Avenue e West North Avenue. Lo aveva previsto, con ottimismo, il commissario della Polizia di Baltimora, Anthony Batts, che in una conferenza stampa in serata si era detto soddisfatto del lavoro svolto e fiducioso che la massiccia dimostrazione che dal pomeriggio attraversava la città, guidata dagli studenti, sarebbe rimasta «estremamente pacifica».
Ci sono stati comunque alcuni arresti: 18 in tutto, due sono minori, non si conoscono però le motivazioni dei fermi. È stato intanto comunicato che sono stati rilasciate 100 delle oltre 200 persone arrestate in seguito ai disordini di lunedì. La città procede così verso il ritorno alla calma e alla normalità, ma resta una tensione sottopelle: da più parti si ricorda che non si potrà davvero voltare pagina se non si fa chiarezza su quanto è accaduto a Freddie Gray. Si attende il rapporto, preliminare, precisano le autorità, che la polizia si è impegnata a completare entro venerdì.
Intanto emerge la prima testimonianza che potrebbe cominciare a gettare luce su quanto avvenne il 12 aprile scorso nel mezzo della polizia su cui il 25enne fermato era stato trasportato alla stazione di polizia, prima di essere trasportato in ospedale, dove è morto una settimana dopo soffrendo gravi lesioni alla colonna vertebrale.
Il Messaggero