La risposta dell'Italia all'assalto di Dacca della notte fra venerdì e sabato in cui sono rimaste uccisi 20 ostaggi, fra cui nove italiani, «è di...
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«Se invece interiorizzassimo il discorso dell'incertezza e della paura nel proseguire e condurre fino in fondo il contrasto a Daesh immaginando che la riluttanza nel contrasto potrebbe risparmiare qualche attentato ci sbaglieremmo di grosso: è l'esistenza di Daesh che conduce, con la sua attrazione simbolica, a queste azioni infami». «Abbattere questo simbolo rimane l'obiettivo fondamentale dell'Italia», ha quindi sottolineato aggiungendo tuttavia che «la risposta militare non basta».
Contro il terrorismo di matrice islamica, «la risposta militare non basta», ha sottolineato il ministro degli esteri Paolo Gentiloni in un intervento al Senato questa mattina dedicato all'assalto del ristorante di Dacca della notte fra venerdì e sabato scorso. È per questo che «dobbiamo chiedere la solidarietà dei paesi a maggioranza islamica e la solidarietà della comunità islamica in Italia».
A loro, ha aggiunto, è necessario «offrire solidarietà perché spesso sono loro obiettivi del terrorismo, ma anche chiedere impegno perché, come ripete spesso re Abdallah di Giordania, 'tocca a noi credenti della chiesa islamica battere questi infedelì». Gentiloni ha sollecitato «spirito di solidarietà e impegno anche alla vasta comunità musulmana che vive in pace nel nostro paese, di impegnarsi a viso aperto e unitariamente contro questi terroristi che abusano della vostra religione deturpandola».
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Il Messaggero