Il presidente della Giunta per le Immunità del Senato, Dario Stefano, ha proposto di dire sì alla richiesta di arresto arrivata dalla magistratura di Trani nei confronti del...
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La Giunta per le Immunità del Senato è tornata quindi a riunirsi ieri sera sul caso di Antonio Azzollini, il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama nei cui confronti la Procura di Trani ha chiesto gli arresti domiciliari per la vicenda del crac della Casa di cura Divina Provvidenza. Ma il voto sul caso Azzollini è stato rinviato a oggi: «La richiesta di rinvio - spiega il presidente Dario Stefano - è stata avanzata da alcuni gruppi ed è stata approvata all'unanimità. L'impegno, però, è a chiudere entro domani». «Si rinvia a mercoledì - spiega Giovanardi (Ncd) - perchè questo non è un linciaggio».
La maggioranza, secondo quanto spiegano alcuni esponenti del Pd, si attende una proposta di sostanziale via libera ai magistrati, soprattutto dopo che il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso di Azzollini contro la richiesta di arresto. Per alcuni di loro, infatti, non sembrerebbe ravvisarsi, il cosiddetto «fumus persecutionis».
Prima della relazione di Stefano, in Giunta era stato ascoltato un altro esponente di Ncd: Giovanni Bilardi, coinvolto in un'inchiesta sulle spese pazze in Calabria. Durante la sua audizione, durata neanche mezz'ora, non erano presenti in Giunta gli esponenti di Ncd, Nico D'Ascola e Andrea Augello, che sono entrati nell'Aula di Sant'Ivo alla Sapienza subito dopo che Bilardi ne era uscito. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero